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ESCLUSIVA – Jacobone: “Pioli non ne sbaglia due di fila”

pioli

L’opinionista televisivo, che segue da vicino le vicende del Milan, si mostra fiducioso di un riscatto rossonero

Domani è il gran giorno di Milan-Juventus, duello che vedrà affrontarsi una sconfitta e una vincente dell’ultimo turno di Champions League. Con Alessandro Jacobone, giornalista e opinionista televisivo di fede milanista, proviamo a capire come è la situazione a Milanello e dintorni.

Come sta il Milan dopo il ko contro il Chelsea?
“A differenza della gara contro il Napoli, in cui il Milan avrebbe meritato di vincere, contro il Chelsea è una sconfitta più che meritata. I rossoneri hanno condotto solo per 15 minuti, ma un po’ le assenze e un po’ l’inesperienza della rosa in Champions League hanno fatto sì che si concedessero opportunità che non si dovrebbero concedere a una squadra che ha speso 300 milioni sul mercato. Il Milan ha preso la prima sveglia stagionale, ma non sono preoccupato perché il Milan di Pioli difficilmente sbaglia due partite consecutive”.

Che idea si è fatto della Juventus di questo primo inizio di stagione?
“Anche se è ancora presto per sentenziare, la vedo un po’ in confusione. Non come squadra, ma in società. A differenza delle passate stagioni, questa Juventus è stata disegnata attorno ad Allegri che, forse, è proprio l’anello debole. Un allenatore che non ha voluto aggiornarsi nel momento sabbatico fra salotti televisivi e divano di fronte alla tv, unita a quella presunzione che lo accompagna già ai tempi del Milan e adesso ha una visione anacronistica del calcio. Chiaro che la Juventus solitamente ha sempre preso decisioni anche forti e impopolari, mentre ora si trova schiava anche dell’ingaggio dell’allenatore stesso. Disegnare uno squadra attorno ad Allegri ha messo all’angolo un po’ la dirigenza che non può licenziare l’allenatore sia per costi e perché ha costruito la squadra attorno a sé. Cambiare significherebbe incidere ulteriormente in maniera negativa a bilanci che non sono rosei”.

Sarà un Milan con molte assenze.
“Ormai va così da diverse stagioni, molti tifosi sono stizziti per il fatto che si arrivi ad appuntamenti importanti senza otto-nove titolari, ma non si può recriminare troppo. Il Milan gioca con un’intensità alta come le squadre di Premier, perciò è normale che si consumi tanta benzina e qualche infortunio possa capitare. E’ l’altro piatto della bilancia quando si affrontano gare ad alto tasso di dispendio fisico”.

Che partita si aspetta?
“La sconfitta contro il Chelsea fa sì che il Milan arrivi con la cattiveria agonistica giusta. Non sbaglia più gare consecutivamente e mi aspetto una reazione a casa davanti a una tifoseria che anche a Londra ha supportato la squadra. Con il recupero di Theo Hernandez, il Milan ritrova un buon tassello importante per creare problemi alle difese avversarie. C’è da valutare anche Messias, che sta recuperando da un infortunio, Dest non è ancora pronto per il ruolo da titolare. Certo, la costruzione di Maignan, così come i suoi miracoli, mancano a questo Milan. Non criminalizzo Tatarusanu per le sue prestazioni, non per colpa sua se non per il gol contro l’Empoli, ma per il resto il Milan in difesa soffre l’assenza dei terzini. Il problema è che non c’è turnover a centrocampo, reparto in cui giocheranno ancora Tonali e Bennacer, ma questo è un problema di tutte le squadre che hanno un calendario troppo fitto di impegni”.

Può essere veramente l’ultima spiaggia per la Juventus? In caso di ko dovrebbe già dire addio ai sogni scudetto?
“Definire ultima spiaggia una gara di ottobre è prematuro. Non può perdere ulteriore terreno, almeno un pareggio in casa del Milan sarebbe molto utile. Perla Juventus vive un momento particolare dove una vittoria potrebbe ridare certezze che aiuterebbero a trovare un po’ di serenità attorno all’allenatore che è intaccabile per via dello stipendio, ma solo i risultati positivi possono tranquillizzare l’ambiente e la società. Una società che peraltro vedo spaccata con due anime e non è una cosa buona. La Juventus deve fare punti, da milanista mi auguro che non li faccia sabato, ma ha necessità di ossigeno. Mondiale inopportuno messo a fine anno, imprevisti, alti e bassi: il campionato è ancora lungo ed è prematuro parlare di ultima spiaggia”.

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