Il giornalista ha riservato un lungo intervento su La Gazzetta dello Sport al giovane esterno d’attacco bianconero
Queste le sue considerazioni: “È nella sua passione e nel suo carattere che oggi va ritrovato, va assecondato, va aiutato magari semplificando la sua partita, scegliendo per lui un lato (perché un lato preferito hanno i migliori esterni d’attacco del campionato, e sempre lì sono proposti, da Leao a Kvara, da Berardi a Zaccagni, e così succede in tutte le squadre di tutti i campionati, ed è ancora più vincolante per i quinti di centrocampo, nel caso i compiti dovessero variare). Almeno un po’, per riempire di confidenza il giocatore, che invece in questi mesi è stato offerto come terzino destro, ala sinistra, centravanti, seconda punta, trequartista fra le linee”.
“Abbiamo scritto e detto tante volte che questa stagione lascerà la Juventus lontana dagli obiettivi sperati e anche da quelli raggiunti e meritati. Per questo diventa ancora più importante il lavoro sui giocatori che resteranno, comunque. Sui quali ripensare la squadra del futuro, con i quali ricostruire una forza- Juventus che indipendentemente dalle decisioni dei tribunali si è persa in campo, nelle partite decisive, nel passo, in tutte quelle situazioni quasi controvento che rinfaccia ogni fine di ciclo vincente. Chiesa è un giocatore scelto, e sceglierlo – trovargli un posto sicuro, suo – può perfino semplificare il ripensamento in campo della Juventus che oggi lo sacrifica come se ci fosse sempre qualche causa maggiore e più stringente. Ma ogni emergenza prima o poi deve finire”.