Intervistato da Alessandro Alciato per Radio Serie A, l’ex calciatore e allenatore della Juventus Ciro Ferrara ha trattato molti argomenti.
SU JUVE E NAPOLI. “C’è sempre stata rivalità fra i club e io per primo la sentivo molto. A Napoli ho vissuto momenti di successo e la gara contro la Juventus ha sempre rappresentato un periodo di svolta, come la vittoria a Torino nell’anno dello scudetto oppure quella europea. Senza dimenticare che io feci l’esordio contro i bianconeri. Poi nel 1994 andai alla Juve che stava attraversando un momento di difficoltà dopo che non rinnovai il contratto per necessità di bilancio. Pensai fosse l’unica scelta che mi consentisse di rimanere ai livelli del Napoli”.
FERRARA SU VIALLI. “Con Gianluca ho vissuto momenti incredibili. Era il capitano per eccellenza, carisma e capacità di trascinare il gruppo. Ci sono tanti bei momenti vissuti con lui. Mi voleva portare al Chelsea, ma avevo ancora due anni di contratto con la Juventus e non me la sono sentita di cambiare. Quando è mancato, la sua famiglia ha chiamato pochi intimi ed essere tra quelli mi ha fatto capire tante cose”.
SUL RIGORE CONTRO L’AJAX. “Non so nemmeno perché lo tirai. Arrivammo ai rigori e il mister voleva che calciassi anche se la caviglia mi faceva male. Mentre arrivavo al dischetto ho cambiato mille volte la scelta di tiro…”.
SU LIPPI E IL MONDIALE. “Mi sentivo uno della squadra. Lavoravo nel vivaio della Juventus, ma quell’esperienza mi ha spinto a provare a fare l’allenatore. Guidare la Juventus non fu un errore, chiunque avrebbe detto sì. Poi chiaramente le cose non sono andate bene, ma ho capito che allenare non era il mio lavoro e non mi faceva essere sereno”.