GENOA. “Contro il Genoa è stata emozionante, mi sono proprio divertito. Quando siamo entrati in campo è partito l’inno del Genoa è stata dura trattenermi perché volevo cantarlo. E’ stata una grande emozione, c’erano i miei genitori e tutti i miei amici. Anche l’inno della Juve mi piace, son sincero. Contro il Napoli lo stadio ha continuato a cantarlo quando è iniziata la partita, mi piace molto. E’ stata una settimana un po’ tosta quella prima del Genoa, l’ho giocata tante volte prima di scendere in campo. Ridevo in continuazione, per me era come tornare bambino. E’ stato bello: mia mamma non voleva venire allo stadio, gli avevo detto che forse mi avrebbero fischiato. Alla fine si è fatta coraggio ed è venuta allo stadio. E’ stato bello e sono contento. Vi racconto un altro aneddoto. C’era uno dei migliori amici, che mi conosce da quando ho due anni. Mi ha detto: ‘Ti ho fischiato dall’inizio alla fine’. Quando ho battuto un angolo vicino alla Nord e mi hanno fischiato, mi sono messo a ridere”.
ORGANIZZAZIONE JUVE. “A Torino mi trovo veramente bene. L’attenzione su ogni minimo particolare è la differenza tra la Juve e le altre. Incredibile, non si lasciano sfuggire nulla. Stamattina quando abbiamo fissato l’intervista mi hanno detto di mangiare prima anche per digerire in vista dell’allenamento delle 14:30”.
RUOLO. “A Bologna era un gioco un po’ diverso. Con McKennie sappiamo interpretare abbastanza bene entrambe le posizioni. Io nasco da mezzala, non è una cosa del tutto nuova. Basta uno sguardo per modificare le posizioni. Questa cosa sta funzionando bene, penso che non dare riferimenti agli avversari sia importanti. Fondamentale creare un’alchimia fuori dal campo per essere più uniti. Anche inconsciamente ti viene lo spunto per fare una corsa in più e risultare più determinante. Il gruppo è alla base per la creazione di una mentalità vincente. Noi siamo lì solo per l’unità del gruppo, sono convinto”.
COMPAGNI. “Quelli con cui sono più legato sono Nicolussi, Miretti e Fagioli. Nicolussi ragazzo d’oro, con cui mi ritrovo. Anche lui ha avuto infortuni al ginocchio, non si è mai arreso. Oltre a essere grande giocatore, è pure una splendida persona. Dico lui e Miretti”.
FROSINONE. “Sarà molto tosta e molto dura. La partita di ieri l’abbiamo vista tutta, hanno fatto la storia a Napoli. Frosinone squadra molto giovane che ama giocare a calcio”.
CLASSIFICA. “Al di là di quello che si legge sui giornali, noi ci guardiamo più dietro. E’ la verità, continuiamo sul nostro percorso. 37 punti in 16 giornate sono un buon risultato, dobbiamo continuare con i nostri mezzi perché possiamo farlo”.