Mattia Perin si è raccontato in una lunga intervista ai microfoni di Akos Podcast, ricordando i suoi esordi, il Genoa di Gian Piero Gasperini e il presente alla Juventus. Ecco cos’ha detto il secondo portiere bianconero.
Perin e i suoi esordi
“A 4 anni, ho iniziato a giocare a calcio nel mio quartiere a Latina. Fin da subito, il ruolo di portiere è stato quello che mi ha incuriosito di più, anche se non ero ancora pronto per ricoprirlo. Tuttavia, la competizione mi entusiasmava molto. Quando, a 6 anni, sono entrato nella scuola calcio del Latina, ho fatto subito presente che se non mi avessero fatto giocare come portiere, me ne sarei andato altrove. Nei primi provini con le squadre professionistiche, invece, non sono stato preso in considerazione perché ero ancora un po’ troppo piccolo.”
Poi sul Genoa di Gasperini dice:
“Dopo essere tornato in prestito dal Pescara, rinunciai a 200.000 euro del mio stipendio senza esitare, per rimanere al Genoa dove giocavo con Thiago Motta, Milito.. – una decisione che si è rivelata molto saggia. Liverani fu esonerato e subentrò Gasperini, il quale, per quanto mi risulta, avvertì: “Al primo errore lo metterò fuori rosa”. Da quel momento, ho avuto una stagione davvero eccezionale, che mi ha portato a partecipare ai Mondiali in Brasile.”
Perin e la Juventus
“Quando io arrivavo al campo c’erano già Chiellini, Bonucci, Khedira, Mandzukic in palestra a lavorare prima dell’allenamento. E se vedi questi campioni fare così, normale che li segui. Questa stagione, senza competizioni europee, ho avuto meno occasioni di scendere in campo. Tuttavia, questa è stata una decisione meditata. La mia avventura con il Genoa è stata intensa e indimenticabile – ne sono stato il capitano, donando tutto me stesso a livello sportivo ed emotivo. Giocare tante partite con il Genoa è stato parte essenziale della mia storia. Ora, pur disputando meno incontri, l’opportunità di competere in Champions League e nelle finali mi stimola in modo straordinario. È per questo motivo che ho rinnovato il mio contratto con la Juventus quando era in scadenza – un club che mi offre stimoli incredibili e una grande responsabilità. Il mio futuro è incerto, ma la scorsa stagione ho comunque giocato 19 partite, un numero comunque significativo.”
Quale futuro per Perin?
“Vivo concentrato sul presente, ma potrei avere obiettivi diversi in futuro. Ciò che davvero mi motiva è l’opportunità di giocare per uno dei club più prestigiosi al mondo. Ogni singola partita è importante. Quando arrivi alla Juventus, ti immergi nella sua cultura e tradizione, diventando parte integrante di questa realtà. Al mio ritorno, mi sono impegnato a comprendere a fondo la storia di questa società, che mi ha toccato profondamente. È una delle poche rimaste a conduzione familiare, e c’è un’energia in questo club che ti fa innamorare della Juventus.”