La Juventus vince l’ultima partita di campionato contro il Venezia e stacca il pass per la prossima Champions League. A parlare della prestazione, dell’obiettivo e del suo futuro ci ha pensato Igor Tudor: ecco cos’ha detto l’allenatore bianconero ai microfoni di Sky Sport.
Le parole di Tudor
“Sì, 2/3 anni fa con il Verona qua eravamo tre a zero per loro all’intervallo e abbiamo vinto 3-4, una partita pazzesca. Poi oggi di nuovo tante emozioni, adrenalina pazzesca visto cosa c’era in ballo. Ci siamo conquistati meritatamente quello per cui eravamo venuti qua a Venezia”.
Tudor sul suo futuro
“Posso dire che si saprà presto molto presto. Non si saprà dopo il mondiale per club, ma si saprà prima ancora un po’ di pazienza e si decide. Io sono sempre felice, sono sempre contento cioè nel senso che è bellissimo perché si è conquistato qualcosa. Però bisogna accettare questa vita di allenatore che è sempre in bilico. Il risultato ti condanna e ti dice se sei bravo non sei bravo. Non è facile sempre concentrarsi sul percorso, sulla crescita e su quello che vuoi vedere nella tua squadra bisogna trovare il gusto il piacere di fare questo lavoro perché se oggi non si vinceva per me non cambiava niente, io mi consideravo e sentivo lo stesso allenatore. Questo è il lavoro che faccio su me stesso… Però se si vince, si è un po’ più felice”.
Le parole di Tudor a DAZN
“Sì, ma tutti, è normale con quello che c’era in ballo che una squadra giovane la sentisse. In tutte le riunioni che ho fatto in settimana ho cercato di aiutare loro e di farla sembrare una partita qualsiasi. Mi sono piaciuti tanto, sono andati forte, non è facile quando vai sotto. Siamo stati calmi, nel modo giusto, continuando a giocare, facendo le nostre cose. Complimenti a loro, che si sono messi a disposizione dal primo giorno, a lavorare, in modo perfetto. Non era facile, tre partite fuori casa contro dirette concorrenti, è un bel traguardo, sono felice e contento. Sì, dal primo giorno si lavora sempre su tutti i concetti, poi le partite sono sempre diverse. Una settimana ti viene meglio una cosa, la seconda ti viene meglio un’altra cosa. Abbiamo fatto quasi tutte le partite almeno senza 1-2 titolari, quello ci è mancato. Abbiamo avuto due rossi, tanti infortuni, Koopmeiners e Gatti hanno giocato poco, Kenan non c’era 4 partite. Abbiamo trovato enormi difficoltà e a maggior ragione veramente complimenti a tutti, perchè ce la siamo mertata, guadagnata sul campo”.
Poi continua:
“Prima, prima, prima. Si saprà presto, poi è giusto così, che uno prima che vada là sappia qual è il suo futuro. Perchè se uno va là e non ha futuro, non è giusto neanche che vada, ma non per me, soprattutto per il club, Sembra che uno vada là e fa il Mondiale, poi non c’è il prossimo anno, cioè non è una cosa corretta per nessuno, in quel senso”. Presto si saprà. No non ne abbiamo parlato con Giuntoli”.