Yildiz: “Restare a vita alla Juventus sarebbe un sogno”

Le dichiarazioni del numero 10

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L’intervista di Kenan Yildiz a La Gazzetta dello Sport.

 

“Ce ne sono molti, per esempio nel Real Madrid. Arda Guler è fortissimo e avrà un grande futuro, è bello essere paragonato a loro. Però non chiedetemi chi considero il più forte, tanto non lo dirò… Difensori? Ce ne sono tanti bravi, a cominciare da quelli della Juve, però se devo fare un nome scelgo Van Dijk: è fortissimo”.

LA LINGUA – “Capisco tutto in italiano, ma per parlarlo bene devo concentrarmi troppo e per me diventa stressante”.

CAPELLI – “Se mi raserei a zero per vincere il Mondiale? No, quello non lo farei. Sono molto grato ad Allegri per quello che ha fatto per me e anche per avermi fatto tagliare i capelli, credo di stare meglio così. Però rasarmi a zero proprio no, mi spiace”.

STIMA DEI COMPAGNI – “È fantastico, non posso che ringraziare i miei compagni e gli allenatori che ho avuto. Non riesco a credere che Kolo Muani abbia detto cose così belle di me, appena due o tre anni fa io ero un ragazzino e lui era già Kolo Muani, ora ci alleniamo ogni giorno insieme sullo stesso campo. Questo mi spinge a lavorare ancora più duramente. Se sono qui devo dire grazie a mio padre per avermi accompagnato ogni giorno al campo. Lui non è mai stato un professionista, ha giocato solo per divertimento, però mi ha trasmesso la passione infinita per questo sport. Mi ha sempre ripetuto di correre, dribblare, giocare e divertirmi. È molto critico con me e io ho sempre dato ascolto ai suoi consigli”.

CALENDARI INGOLFATI – “È vero, si gioca tanto ma il calcio sta cambiando e sta diventando più moderno. È stancante avere partite ogni due-tre giorni però io vedo anche degli aspetti positivi, hai l’opportunità di nuove sfide. Per fortuna abbiamo intorno a noi tanti professionisti che ci aiutano a gestire al meglio il recupero”.

NO INFORTUNI – “Sono giovane e questo aiuta, cerco di gestire al meglio il mio corpo seguendo le indicazioni che mi vengono date, tutto qui. Ci tengo a ringraziare lo staff della Juve che si prende cura di me”.

TUDOR – “Quando è arrivato ha portato grande energia e ha aiutato tutta la squadra. A me in particolare ha detto di concentrarmi su ciò che devo fare in campo e mettere da parte tutto il resto. Non mi piace parlare del passato, però è vero che Tudor mi concede molta libertà. È molto bello segnare più goal, ma non è l’unica cosa che conta. Io voglio sempre giocare bene e ottenere il meglio”.

CITY – “Sarà una bellissima sfida, ma anche una gara molto difficile: tutti conosciamo la storia del City. Sicuramente vogliamo vincere il girone, ma non importa chi affronteremo dopo. Mi piacerebbe ritrovare Huijsen, ma penserei solo a batterlo. Il Real è forse la squadra più forte al mondo, ma per noi non fa differenza l’avversario. Chi vince il Mondiale? Non lo so, però una cosa posso dirla: faremo di tutto per essere noi a sollevare il trofeo”.

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