Giancarlo De Sisti, bandiera di Fiorentina e Roma da calciatore e successivamente allenatore della Viola, è tornato a rievocare uno dei capitoli più discussi della storia recente del calcio italiano. In un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, l’ex tecnico ha ricordato con amarezza lo scudetto del 1981/82, sfuggito alla Fiorentina proprio all’ultima curva di campionato nella serrata volata con la Juventus.
Quella stagione, rimasta impressa nella memoria dei tifosi viola, vide le due squadre arrivare a pari punti all’ultima giornata: la Juve vinse sul campo del Catanzaro grazie a un rigore trasformato da Brady, mentre la Fiorentina si fermò sullo 0-0 a Cagliari con un gol annullato a Graziani che ancora oggi fa discutere.
De Sisti non ha nascosto il suo rancore per quell’epilogo, che considera ingiusto: “Lo scudetto dell’82? Una rabbia enorme, da mangiarsi le mani. Per me fu un vero e proprio furto”, ha dichiarato, lasciando trasparire come a distanza di oltre quarant’anni la ferita sportiva sia tutt’altro che rimarginata.