
Si è sempre detto che nello sport conta il risultato finale, non il punteggio. Vincere per 1 -0 non è tanto diverso da un 7-0.
La Juventus per l’ennesima volta porta dunque a casa la gara con il minimo scarto, non subendo gol e dimostrando una crescita di reparto difensivo invidiabile. Chiellini è tornato il professore, Bonucci l’esperto e De Ligt il ragazzo d’oro dei tempi dell’Ajax.
Le critiche ad Allegri e alla squadra, però, sono tante: perché? Probabilmente perché non tutti hanno capito il Manifesto futuristico del “Corto muso”, concetto tanto caro all’allenatore toscano che in un ambiente in cui vincere è l’unica cosa che conta si sposa alla perfezione.
Una Juventus così solida comincia, oltre a dare continuità di risultati, a far paura. Il “Corto muso” come mentalità e gioco non passerà mai di moda, per fortuna, perché alla fine l’importante nello sport è vincere, e Massimiliano Allegri è senz’altro un vincente.
