L’ex centrocampista bianconero, oggi al Besiktas, ha parlato ai colleghi de La Gazzetta dello Sport
Il ritorno in Italia? Per Miralem Pjanic sarebbe un sogno! A rivelarlo ai microfoni de La Gazzetta dello Sport è lo stesso bosniaco, intervistato dai colleghi in vista di Juventus-Inter.
Di seguito, dunque, le principali dichiarazioni rilasciate alla Rosea dal centrocampista attualmente in forza al Besiktas.
L’ITALIA. «Istanbul è bellissima, però non ho perso di vista l’Italia: è la mia seconda casa, mi manca e ci tornerei volentieri. Il mio ritorno alla Juve? C’erano stati dei contatti, ma poi non abbiamo definito nulla e non per una questione economica».
IL MISTER. «A me tutte le critiche ad Allegri sembrano folli: io lo stimo molto come allenatore e come persona. È l’uomo giusto per la Juve e i risultati dicono che l’ha risistemata, inoltre sotto pressione è il più bravo. Ripenso a Inter-Juve 2-3 nel 2018: venivamo dalla sconfitta contro il Napoli stavamo rischiando di perdere lo scudetto. Il mister ha fatto un grande discorso, con tanta calma, e noi abbiamo trasformato quella calma in forza».
LA “NON ESPULSIONE”. «Quando sento parlare della mia possibile espulsione in Inter-Juve, mi viene da dire “basta”. In quell’azione ho saltato in quel modo, sapevo che avrei rischiato di prendere un altro cartellino, ma sicuramente non volevo fare male. Secondo me poi la prima ammonizione era stata sbagliata. Anni dopo mi piacerebbe che si ricordasse la nostra grande rimonta, non una decisione arbitrale».
LA SFIDA DI DOMENICA. «Credo che Juventus-Inter di domenica sia una partita equilibrata, ma che alla fine possa essere decisa da Dybala. Credo che Allegri lo farà giocare dall’inizio e che Paulo, un giocatore con la testa del campione, si farà trovare pronto».
DYBALA. «Quando l’ho saputo del mancato rinnovo, ho subito scritto a Dybala perché per me è un amico e lui mi ha ringraziato. Credo di capire come si senta, lui non si è mai tirato indietro anche se stava male, però capisco anche la società. Credo che la Juve abbia scelto un progetto diverso, con calciatori più adatti a quell’idea. A chi la prossima numero 10 della Juventus? Per un anno a nessuno, va meritata».