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Vlahovic vs. Milenkovic: stasera amici contro, ma con un futuro in bianconero?

Il centravanti della Juventus continua a sperare che il centrale difensivo possa raggiungerlo a Torino, ma questa sera sarà sfida senza esclusione di colpi

Stasera una nuova sfida tra Milenkovic e Vlahovic. Dusan per Nikola nella sua vita è stato nell’ordine: a) un compagno di club; b) un amico; c) un fratello; d) un avversario. Vlahovic in questa grande storia di Juventus-Fiorentina è il personaggio principale. Stasera avrà la Juventus appoggiata sopra il 7: tutta sulle sue spalle. Dusan è in città da tre mesi ma è già il leader offensivo della squadra, il simbolo del futuro, un uomo in missione. Nei prossimi 90 minuti, è chiamato a conquistare la prima finale della sua vita in bianconero e allo stesso tempo evitare la prima stagione bianconera da zero titoli dal 2011. Non un giochino. Per uno strano incrocio, dovrà fare tutto questo a due passi da uno dei suoi migliori amici. Così scrive La Gazzetta dello Sport.

FRATELLI – Dusan Vlahovic e Nikola Milenkovic viaggiano in coppia da anni. Veljko Paunovic, a lungo allenatore delle giovanili serbe, in stagione sulla panchina del Reading, oggi racconta: «Sono come yin e yang, diversissimi per caratteristiche ma legatissimi, due pilastri del calcio serbo. L’amicizia è la colla che li tiene insieme». Paunovic non lo dice ma la Serbia è ai Mondiali anche per una promessa che Vlahovic ha fatto a Milenkovic. Nel 2018 lo vide tornare deluso dal Mondiale russo e assicurò: tra quattro anni, ci torneremo insieme. Fatto. Ecco perché per Vlahovic sarà strano giocare tra Igor e Milenkovic, come faceva in allenamento, e sarà strano essere marcato dal suo ex compagno di camera.

NEL BENE E NEL MALE – Vlahovic chiama Milenkovic “fratello maggiore” e si capisce, sapendo che Nikola, nei primi mesi di Dusan alla Fiorentina, andava a vederlo giocare in Primavera. Due serbi a Firenze, facevano assieme gli esercizi di coppia in allenamento e si confrontavano in molte scelte di calcio e di vita. Nel 2020, in pieno lockdown, decisero di rispondere alla convocazione della nazionale nonostante il divieto della Asl, che non la prese benissimo. Loro due insieme, nel bene e nel male. Insieme nel passato e chissà, forse nel futuro, considerando che la Juve cerca un giocatore con caratteristiche simili a quelle di Milenkovic. Vlahovic non può dirlo – altrimenti sai che polemica – ma probabilmente ci spera.

IN CASO DI GOL… All’andata Vlahovic nel riscaldamento ha sfidato tutto il Franchi, che lo fischiava. Dusan fingeva di calciare in porta e si fermava all’improvviso, poi alzava la testa e guardava lo stadio come per dire: «Io non ho paura, e voi?». In partita, invece, pochi palloni giocabili e duello perso con l’amico Nikola. Stasera DV7 avrà qualche pallone giocabile in più, anche se la Juve aspetterà volentieri la Fiorentina, forte del vantaggio. In caso di gol, Dusan non sembra il tipo da evitare l’esultanzaHiguain nel 2016 passò dal Napoli alla Juve e un anno dopo, a dicembre 2017, segnò al San Paolo. Usò la mano prima per esultare con il gesto all’orecchio alla Luca Toni, poi come visiera, per guardare De Laurentiis in tribuna. Alla fine, commentò: «Non l’ho trovato, si sarà nascosto». Più duro di così, difficile.

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