Al momento l’attacco della Juventus si basa solo sul serbo e sul rientro di Federico Chiesa. C’è da fare molto anche nel reparto avanzato bianconero
A conti fatti, l’attacco della Juve in questo momento ha due sole certezze. Una è inossidabile, è Dusan Vlahovic. L’altra è Federico Chiesa, che a breve sarà riscattato anche ufficialmente dal club bianconero e continua a lavorare per accelerare i tempi di recupero. Poi ci sono solo caselle da riempire o punti interrogativi. Sarà quindi un mercato che vedrà la Juve impegnata anche o soprattutto per ricostruire il reparto offensivo.
Con quel primo colpo su cui si continua a lavorare quotidianamente: è Angel Di Maria. Non c’è giorno che passi senza nuovi contatti con il suo entourage, guidato da Jorge Mendes: parti al lavoro per stringere, l’intesa sull’ingaggio c’è già e vedrà l’argentino percepire uno stipendio da circa 7,5 milioni netti, i dialoghi proseguono quasi esclusivamente attorno alla durata dell’accordo perché El Fideo vuole legarsi per una sola stagione e la Juve spinge per un’intesa biennale. Ma si punta a chiudere, con fiducia.
VICE-VLAHOVIC – Un’altra urgenza è quella rappresentata dal vice-Vlahovic. Che Max Allegri vorrebbe esperto e pronto a tutto, chiedendo quindi un’altra eccezione a quel programma di ringiovanimento della rosa in atto ormai da tempo, un po’ come a gennaio quando avrebbe lasciato andare Alvaro Morata solo nel caso in cui fosse arrivato uno come Luis Suarez. L’identikit è sempre quello, si cerca uno che possa diventare quello che è stato Olivier Giroud nel Milan, casting aperto per tutti quei profili low cost che sappiano portare un contributo garantito in termini di esperienza e fisicità.
Lo scrive oggi Il Corriere dello Sport.