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Arthur non parte per la tournée negli USA: il play verdeoro è in uscita

Difficile la sua cessione sia per l’alto ingaggio percepito sia per la valutazione del giocatore per non creare minusvalenza. Ipotesi prestito con Arsenal e Barcellona che potrebbero essere interessate

Un infortunio non è mai provvidenziale, ma il guaio alla caviglia che terrà Arthur alla Continassa eviterà di tenere ostaggio di un viaggio intercontinentale un giocatore a cui in queste settimane si sta cercando una nuova destinazione. Il centrocampista brasiliano arrivato nell’estate 2020 nello scambio con Miralem Pjanic non partirà per la tournée della Juventus negli Stati Uniti: ritrovarlo in sede al ritorno è un’ipotesi verosimile, ma significherà non aver ancora risolto una grana non marginale nel ricostruzione bianconera.

LA VOLONTA’

I guai fisici hanno avuto un ruolo nelle sue difficoltà a trovare una dimensione nella Juve, ma il suo peso economico rende non più sostenibile l’idea di aspettarlo. A metà della scorsa stagione Arthur stesso scalpitava, disposto anche ad andarsene pur di riconquistare la nazionale, ma lo spazio in campo che gli ha ritagliato Allegri a cavallo della finestra di mercato ha fatto sì che chiudesse l’annata in bianconero. Ma lo stesso entourage del giocatore è tornato sul tema che andare avanti così ha poco senso.

IL PROBLEMA ECONOMICO

Anche per la Juventus, chiamata a un ingaggio di 7 milioni netti più bonus, nei dintorni del nuovo “tetto virtuale” degli stipendi, per un giocatore che dà un contributo marginale, senza fare confronti con quanto prendono compagni arrivati dopo e sicuramente più funzionali. Come noto a complicare tutto non c’è solo il livello stipendiale di Arthur, difficilmente agibile al di fuori della Premier League, ma anche il suo peso a bilancio: la valutazione di 72 milioni, più 10 di bonus, oltre a farlo entrare nella Top 5 degli acquisti più costosi nella storia del club comporta anche che oggi resti ancora elevata una quotazione accettabile per la sua cessione, per intendersi almeno 43 milioni per evitare una minusvalenza.

LE CONSEGUENZE

Appurata la difficoltà a inserirlo in uno scambio per tenere alta la quotazione, la vera strada percorribile – come noto da tempo – è quella di un prestito almeno per alleggerire il monte ingaggi, che permetterebbe di poter continuare ad ammortizzare il suo peso a bilancio. Si è molto parlato di Arsenal, nome che torna spesso quando si parla di esuberi bianconeri. Ad Arthur da parte sua non dispiacerebbe un ritorno al Barcellona, magari anche riducendosi l’ingaggio. Alla Juve interessa trovare una soluzione. Anche perché la mancata uscita del brasiliano significa dover considerare quello che non è in programma, ovvero la possibile uscita di qualcun altro a centrocampo tra Rabiot, Zakaria o McKennie.

Lo scrive oggi La Gazzetta dello Sport.

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