I tre giocatori hanno il contratto in scadenza a fine stagione: come si comporterà la Juventus nei loro confronti?
È iniziata la stagione nel limbo per Alex Sandro, Juan Cuadrado e Adrien Rabiot, nel limbo perché entrano tutti nell’ultimo anno del contratto fino a giugno 2023. In casi del genere, era questa sessione l’ultima vera occasione per metterli sul mercato e monetizzare: cominceranno invece l’annata da giocatori in scadenza.
Una situazione in cui la scorsa stagione si erano trovati Dybala, Bernardeschi, Perin, De Sciglio e lo stesso Cuadrado, con esiti diversi ma con una certezza: tra chi aspetta solo la fine del contratto e chi potrebbe anche avere un futuro bianconero oltre questa stagione, in ogni caso non sarà un’annata facile da gestire.
ALEX SANDRO
Non è un mistero che la fascia sinistra sia una delle posizioni in cui alla Juventus serve un intervento, in prospettiva ma anche nell’immediato, visto il rendimento in calo costante di Alex Sandro al di là dei 31 anni certificati dalla carta d’identità.
Ma al di là delle volontà, girare pagina e salutare il brasiliano si è rivelato proibitivo perché il terzino carioca ha un ingaggio alto (6 milioni), ha poco mercato al di là delle sue personali velleità di Premier League e nell’anno del Mondiale non era certo nelle sue priorità cambiare aria.
Il piano B era prendere un giovane da fargli crescere alle spalle (o di lato, o di sorpasso) per accompagnarne l’uscita e nel frattempo pianificare la successione: Udogie era perfetto, se l’Udinese non l’avesse dichiarato incedibile, e per Cambiaso si è scelta una linea diversa, mandarlo a giocare. Con Alex Sandro si andrà a scadenza, per salutarsi a giugno.
CUADRADO
Come noto, col raggiungimento della soglia prefissata di presenze nella scorsa stagione, Juan Cuadrado ha visto scattare il rinnovo automatico di un anno alle precedenti condizioni: 5 milioni come previsto dall’accordo, ma tanti per gli standard della politica salariale della Juve maturata negli ultimi mesi.
Motivo per cui era nella logica delle cose l’idea di provare ad allungare il contratto per spalmare gli emolumenti, ma alla fine non se n’è mai fatto niente. Lasciando aperta la tripla opzione: un prolungamento con quei canoni da discutere al momento giusto, arrivare a scadenza e salutarsi a giugno o anche la possibilità di un addio subito prima di vedere il colombiano andarsene a zero, come varrebbe per ogni altro giocatore in scadenza.
I fatti dicono che si va avanti così, senza escludere evoluzioni. Ma certo per uno dei veterani non è semplice vivere un’annata in sospeso.
RABIOT
Tra gli uomini in scadenza, Adrien Rabiot è quello con più mercato, perché per caratteristiche fisiche, tecniche, età ed esperienza internazionale ha sicuramente estimatori in giro per l’Europa, a prescindere dal rendimento al di sotto delle aspettative in questi tre anni bianconeri.
Ed è anche l’uomo dalla cui cessione la Juventus potrebbe ricavare i vantaggi maggiori per due ragioni: perché il suo trasferimento a qualunque prezzo sarebbe una plusvalenza pulita per un giocatore arrivato a parametro zero e perché la sua partenza alleggerirebbe il monte stipendi di uno degli ingaggi più alti in organico.
Tutto coerente, ma il sentore di un giocatore messo veramente sul mercato non c’è mai stato e con la ripresa dei lavori alla Continassa sembra totalmente a bordo del progetto tecnico nonostante i nuovi equilibri portati a centrocampo dall’arrivo di Pogba.
Con un giocatore in scadenza l’alternativa più profittevole per le casse è quella tra il rinnovo e la cessione, la gestione tenuta con Dybala e Bernardeschi dice che la Juve è disposta anche a portare a termine certi contratti, considerando un guadagno lo spazio salariale che si libera alla loro conclusione.
Lo scrive oggi La Gazzetta dello Sport.
