Tifo Juventus
Sito appartenente al Network
Cerca
Close this search box.

Da De Ligt a Bremer ecco come la Juventus risparmia 13 milioni

La cessione dell’olandese e l’arrivo del brasiliano consentono ai bianconeri di abbattere le spese e sono in linea col nuovo corso

A fine giugno 2019, quando Fabio Paratici fece il blitz ad Amsterdam per prendere uno dei giovani talenti del calcio internazionale bruciando la concorrenza dei top club, si ebbe l’esatta percezione della capacità finanziaria e della grandeur della Juventus. Si era ancora in piena sbornia per l’operazione Ronaldo e non si badava a spese pur di assecondare i sogni di gloria e il progetto di assalto all’élite del calcio globale. All’Ajax 75 milioni, all’agente Raiola 10,5 milioni: Matthijs De Ligt è così sbarcato a Torino. Tre anni dopo, il contesto è profondamente cambiato.

NUOVO SCENARIO

La Juventus può godere ancora di una proprietà solida e altamente liquida che nel frattempo ha contribuito a ricapitalizzare per 400 milioni e a dotare il club degli strumenti necessari per difendersi dall’emergenza pandemica e per rimediare agli investimenti sbagliati e ai risultati inferiori alle attese. È il tempo della disciplina di bilancio, ritenuta propedeutica alla ricostruzione e alla riconquista della competitività sportiva, e non viceversa. Grazie a Exor, che peraltro ha appena venduto il colosso della riassicurazione PartnerRe elevando la sua liquidità a ben 10 miliardi, i bianconeri non avevano la necessità di sacrificare i gioielli di famiglia. Una rarità di questi tempi. Ma, una volta che lo stesso De Ligt ha fatto capire di voler cambiare aria, si è cercato di sfruttare al meglio questa finestra, all’insegna della sostenibilità. La volontà dei giocatori, si sa, è in grado di condizionare pesantemente le dinamiche di calciomercato in questa fase. Senza dimenticare il precedente affare di Pogba, tornato a Torino a condizioni vantaggiose e della stessa scuderia di De Ligt. Si spiega così la cessione al Bayern a un prezzo fisso più basso del costo di acquisizione: 67 milioni, pagabili in quattro esercizi. È vero che l’importo potrà incrementarsi con bonus fino a 10 milioni, per un incasso potenziale di 77, però in una congiuntura in cui i difensori valgono a peso d’oro sulla scena internazionale, la Juventus avrebbe potuto ambire a qualcosa in più. Il Bayern ha fatto leva sulla preferenza espressa da De Ligt. Detto questo, la cessione genererà una plusvalenza di 30,7 milioni al netto di 1,7 di oneri relativi al contributo di solidarietà Fifa, considerato che il costo residuo era di 34,6 milioni.

SOSTITUTO

Contestualmente la Juventus, in brevissimo tempo, ha portato a termine l’assalto a Gleison Bremer per sostituire l’olandese. Ecco, qui emerge la bontà combinata della doppia operazione. Ragioniamo, in questo caso, della potenza di fuoco, intesa come il budget annuo a disposizione del club sommando gli stipendi del personale tesserato e la quota annuale degli ammortamenti per le acquisizioni dei “cartellini”. L’anno scorso De Ligt è pesato a bilancio per circa 31 milioni: 14 di stipendio lordo (comprensivo dei bonus raggiunti e sostanzialmente automatici in caso di conferma per questa stagione, con le agevolazioni fiscali del Decreto Crescita) e 17,3 milioni di ammortamento. Per il 2022-23 la Juventus si libera di questi costi e aggiunge, con l’ex difensore del Torino, quasi 9 milioni di stipendio lordo e 8,9 milioni di ammortamento (41 milioni dell’acquisto più oneri spalmati su 5 annualità, esclusi i bonus), in tutto circa 18 milioni. Ciò significa che la Juventus, privandosi di uno dei difensori più quotati del calcio europeo ma sostituendolo col migliore del ruolo nell’ultimo campionato, ha ottenuto un risparmio di 13 milioni di spesa annua, tra stipendio e ammortamento.

MARGINE DI AZIONE

Lo “scambio” di centrali si inserisce in una politica di contenimento già avviata l’anno scorso con l’addio di Ronaldo. Restando alle operazioni registrate al momento in questa sessione di mercato, a fronte di poco più di 40 milioni di costi aggiuntivi (stipendi più ammortamenti) per le acquisizioni di Pogba, Di Maria, Cambiaso e appunto Bremer, ne sono stati risparmiati finora ben 90 grazie alle uscite di Dybala, Bernardeschi, Chiellini, Morata, Mandragora, Dragusin e appunto De Ligt. Siamo, insomma a -50 milioni di spesa annua, in termini di potenza di fuoco. A questo punto cosa succederà? La Juve ha sì l’esigenza di riequilibrare un conto economico che sarà di lacrime e sangue anche nel 2021-22, ma ha anche la necessità di migliorare il tasso tecnico dell’organico per conseguire gli obiettivi del piano 2019-24. La sostenibilità non esclude investimenti intelligenti, seppure onerosi. Guardando all’attuale capienza della spesa annua 2022-23 c’è margine a sufficienza per portare a termine ulteriori rinforzi.

Lo scrive La Gazzetta dello Sport.

Subscribe
Notificami
guest

3 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Articoli correlati

La permanenza del francese è sempre meno probabile ...
juventus massimiliano allegri
Il giornalista, noto tifoso del Napoli, ha parlato del momento della Juventus e della possibilità...
perin
Il portiere della Juventus è stato vittima di uno scherzo per cui gli viene proposto...

Dal Network

angelo di livio
L'ex bianconero suggerisce il ritorno dell'ex tecnico alla Vecchia Signora...

Joe Barone non ce l’ha fatta. Dopo il malore che lo ha colpito domenica pomeriggio, si...

Altre notizie

Tifo Juventus