Il noto radiocronista Rai ha commentato il momento della società bianconera
A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Riccardo Cucchi, noto giornalista RAI che si è soffermato anche sul momento della Juventus,
SULLA JUVENTUS. “Sono abituato ad un’epoca nella quale erano assenti i social e non c’era mai nessun processo mediatico. C’è un indagine della Procura di Torino in corso ed una richiesta di rinvio a giudizio che sarà poi valutata. Naturalmente in base al dibattimento capiremo cosa c’è di vero. Ma è fondamentale rispettare l’iter processuale. Alcuni colleghi si pronunciamo a favore o contro, ma è sbagliato perché bisogna accettare le sentenze e poi pronunciarsi”.
SUL CALCIO ITALIANO. “Ma il vero punto è che il nostro calcio, il quale sta vivendo sopra le sue possibilità, c’è un debito complessivo di 1 miliardo. Alcune squadre hanno speso molto di più rispetto a ciò che potevano investire. Anche i tifosi devono avere un ruolo, incavolarsi con il presidente in base agli acquisti, è culturalmente sbagliato. È il momento di promuovere lo scouting, ormai svanito. Vedi le cifre proposte a Ronaldo dall’Al-Nassr… se ogni tifoso volesse che un presidente investisse tali somme per un singolo fuoriclasse, potrebbe essere deleterio per il calcio. Altrimenti si tradisce così l’etica di uno sport fantastico. La vittoria è l’obiettivo di un percorso, ma è necessario diventare bravi per riuscire a trionfare. Ci si può divertire senza vincere, va modificata la cultura attraverso la nostra capacità di leggere lo sport e tornando ad alcuni principi passati sui quali si reggeva il calcio. In altri contesti europei c’è già questa esigenza differente, credo che sia importante giocare, divertirsi e squadre le quali scendono in campo con una certa etica”.