I partenopei danno una lezione di calcio alla squadra di Allegri che esce ridimensionata sotto ogni punto di vista
Napoli-Juventus finisce 5-1: Di Maria riapre il match dopo le reti di Osimhen e Kvara, poi Rrahmani, Osimhen ed Elmas la chiudono. Di seguito i nostri giudizi.
Szczesny 5.5: sembra di rivedere il generale Custer contro gli indiani. Para quello che può, ma non riesce ad arrivare dappertutto.
Danilo 4: sovrastato da ogni parte, vive una serata negativa. Come tutta la Juventus. (29’st Miretti sv).
Bremer 3: il peggiore. Una frittata dietro l’altra, regala palloni al Napoli in continuazione. Un disastro.
Alex Sandro 4.5: come i compagni di reparto, vive una serata da incubo. Chiunque passi dalle sue parti, semina il panico.
Chiesa 4.5: Allegri lo lancia dal primo minuto, ma si percepisce subito che non è la sua serata. Naufraga con tutta la Vecchia Signora.
McKennie 4: non fa filtro, non si inserisce, non regala spunti. Dietro la lavagna.
Locatelli 4.5: ne azzecca poche nel primo tempo, poi uno scontro con Osimhen lo manda ko. (12’st Paredes 5: servirebbe un miracolo per mettere ordine a una Juventus conciata così male. E l’argentino non è Gesù Cristo).
Rabiot 5: il migliore in mediana, per modo di dire. Si sbatte, rientra, recupera qualche pallone, ma è nel deserto. Altro che dedicare la vittoria ad Agnelli come dichiarato nel prepartita. (38’st Soule sv).
Kostic 4: il suo tiraccio all’88’ racchiude la sua partita. Più in basso di così, c’è solo da scavare.
Di Maria 6.5: il Fideo è l’unica nota positiva a tinte bianconere. Oltre al gol, c’è un incrocio dei pali e tanta qualità. Ma è solo. (29’st Iling Junior sv).
Milik 4.5: fa una fran fatica a sfondare, non riesce mai a farsi trovare libero o a creare pericoli. (12’st Kean 5: qualche accelerata, ma viene sempre chiuso).
Allegri 4: sconfitta su tutta la linea. Spalletti e il Napoli dominano lui e la sua Juventus.