Il giornalista commenta il momento attuale della Juventus e fa un confronto con il passato
Sulle colonne de Il Corriere dello Sport, Xavier Jacobelli ha commentato il momento della Juventus di Massimiliano Allegri: “Non possono consolare i 6 punti in più rispetto a un anno fa, poiché sono 8 in meno in confronto alla Juve di Sarri, l’ultima che abbia vinto lo scudetto. La strepitosa prova del miglior attacco del campionato che ha demolito la miglior difesa, ha messo a nudo i limiti tecnici, tattici e caratteriali di una squadra che non può più accampare gli alibi dei grandi assenti alla Pogba, i cui ottimistici annunci di rientro, lanciati sui social, fanno a pugni con la cronaca di ripetuti rinvii, illusorie speranze, zero minuti in zero gare ufficiali.
L’utilitaristica filosofia allegriana è stata azzerata non soltanto dalle scelte del tecnico (Chiesa che comincia facendo il terzino, Kostic che nel prosieguo lo surroga, Di Maria che colpisce l’incrocio dei pali e poi sparisce alla distanza, come Paredes che fa subito rimpiangere Locatelli), ma anche dalla giaculata manovra della squadra. Essa ha praticato un calcio arruffone, umiliato dagli olé napoletani e dal micidiale tandem OK (Osimhen-Kvaratskhelia) che dice già tutto con il suo acronimo. Quando si perde 5-1 in casa del più forte Napoli dai tempi di Maradona, non ci sono attenuanti: la Juve di vetro è andata in frantumi”.