Intervistato durante lo Speciale Senza Rete del Tg1, l’ex portiere della Juventus e della Nazionale Gianluigi Buffon ha rilasciato molte dichiarazioni.
SUL PASSATO. “Ho dato tutto per il calcio, conservo bei ricordi. Scommesse? Ho pagato in prima persona mettendoci la faccia”.
SUGLI AVVERSARI. “Vieri e Cristiano Ronaldo mi hanno fatto molti gol. Quando mi segnò in rovesciata mi disse ‘A 34 anni non è male Gigi eh?'”.
SULLA DEPRESSIONE. “Ero pigro mentalmente e fisicamente. Mi sono impaurito perché non mi riconoscevo più, ho cercato aiuto e a Torino trovai una mostra di Chagall che mi diede emozione. Fu il primo passo per uscire dal tunnel”.
SUL PALLONE D’ORO. “Per vincerlo serve che tutto si incastri bene, probabilmente non sono stato abbastanza bravo per meritarlo, ma sono soddisfatto di quel che ho fatto”.
SUL MATCH CON IL REAL MADRID. “Mi ha ferito la concessione del rigore più che l’espulsione. E’ stata la partita che sarebbe potuta entrare negli annali del calcio, ma non me ne faccio un cruccio”.
SUI COMPAGNI. “Sono amico di Chiellini. Poi Barzagli, Bonucci, Cannavaro, Gattuso, Pirlo, Materazzi e Grosso, ma anche di altri come Thuram, più altri ancora. Sarebbe una lista lunghissima”.
SUGLI ALLENATORI. “Ancelotti è stato il primo, oltre a Scala, a darmi fiducia. Non puoi non andare d’accordo con lui. Ma ricordo anche Capello, Prandelli, Conte. Trapattoni era molto singolare: lo vedevo da bambino quando allenava la Juve”.
SULLE CHIAMATE DELL’AVVOCATO. “Ti chiamava alle cinque del mattino e se non rispondevi poi ti chiedeva il perché. Lui diceva che si era appena svegliato e andava a fare la corsetta…”.