In occasione della presentazione del suo libro “Tra la Champions e la libertà” , Michele Padovano, ex attaccante della Juventus, ha parlato dell’amicizia con Luca Vialli e sul caso Fagioli. Ecco cos’ha detto:
“Vialli? Non passava domenica in cui non chiamasse mia moglie per sapere come stavo. Adriana quando veniva ai colloqui in carcere mi riferiva: “Luca ha chiamato anche oggi, ti saluta tanto”. Quella telefonata per me rappresentava una luce di speranza, uno spiraglio di libertà. Quando mi hanno scarcerato la prima chiamata è stata quella di Luca: dopo il «pronto ciao come stai?», siamo scoppiati a piangere… Ho pianto tanto quando un anno fa è volato via per sempre. Mi sarebbe tanto piaciuto salutarlo per l’ultima volta, volevo andare a Londra dove siamo stati anche vicini di casa quando giocavo nel Crystal Palace e lui era al Chelsea, ma non potevo ero ancora emotivamente troppo preso dal processo”.
Poi sul caso Fagioli dice:
”Il caso Fagioli? Questi giovani calciatori come Fagioli vanno aiutati e non condannati o etichettati come si fa da noi, che un giorno sei un monumento nazionale e il giorno dopo ti demoliscono per sempre. Fagioli, come tutti quelli che hanno sbagliato, meritano una seconda chance, sempre”.