Gli atti della Procura di Milano sulle scommesse illegali – un caso esploso nella giornata di ieri con dodici (ex) giocatori di Serie A al centro della bufera tra cui in primis Nicolò Fagioli e Sandro Tonali – raccontano molto di più di una banda di ragazzi che spendevano milioni di euro su siti clandestini. A riportare un episodio che vede coinvolti anche alcuni calciatori che all’epoca dei fatti militavano nella Juventus è l’edizione odierna de La Repubblica, citata anche da Calcio & Finanza.
Sono le 2 del mattino del 14 gennaio 2023. La Juve ha appena preso 5 goal dal Napoli e Leandro Paredes che ha giocato nel secondo tempo della partita si siede a un tavolo di poker virtuale. Lo presenta il compagno di squadra Mattia Perin: «C’è un nuovo giocatore: Leandro Paredes. Diciamo che ha già vinto tanto sportivamente parlando… Quindi può perdere a poker». Gli habitué sono Tonali, Fagioli, Perin, McKennie, Ricci e Zaniolo. Che però è considerato un pessimo giocatore, tanto che a sua insaputa creano un altro gruppo. «Poker senza Zaniolo». Il protagonista della storia è, però, il centrocampista juventino Fagioli. Parla di Zaniolo con il suo amico allibratore, De Giacomo: «Insegnagli la vita: stagli vicino che se lo catturo bene bene bene come cliente chiaramente poi ti faccio il regalo a te. Dai scrivigli tu».