Tutto sommato la direzione di una gara difficile e intensa come quella del “Gewiss Stadium” è sufficiente, ma gli errori ci sono
Serve tutta la propria esperienza all’arbitro Mariani per condurre in porto un match teso, vibrante e pieno di episodi come questo Atalanta-Juventus visto ieri al “Gewiss Stadium“.
EPISODIO SZCZESNY – Il portiere esce dall’area di rigore, Koopmeiners tocca prima il pallone, ma poi pianta il piede nello stomaco del polacco. L’Atalanta chiedeva il rosso per l’estremo difensore bianconero, ma a dire la verità non ci sarebbe neanche il giallo. Il fallo è del centrocampista olandese.
HATEBOER DA ROSSO – Piede a martello del giocatore dell’Atalanta su De Sciglio: contatto da cartellino rosso. Mariani sceglie di ammonire il giocatore di casa forse perché ancora “toccato” dalle proteste bergamasche sull’epidosio di Szczesny. Errore grave in questo caso.
PROTESTE RIGORI – Proteste da ambo le parti per la concessione di presunti penalty, ma in nessun caso i rigori richiesti sono da assegnare. Sul colpo di testa di Djimsiti Rabiot tocca si fa sentire con la spalla, ma non è punibile. Sui due episodi di De Ligt prima l’olandese respinge con la parte interna tra spalle e braccio (l’ascella diciamo), ma lo stesso braccio è strettissimo sul coropo. Sul secondo tiro di Boga la respinta è nettamente di faccia.
CARTELLINI GIALLI – Ne manca qualcuno di troppo soprattutto nei confronti dell’ex Demiral e di Koopmeiners.