Il portierone di Juventus e Nazionale si racconta: “Lo scudetto dell’82? Ricordo Brady, ha dovuto lasciare il posto a Platini, ma era una gran persona“
Dino Zoff, bandiera della Juventus e della Nazionale Italiana di Calcio, compie oggi 80 anni.
Il “portierone” è intervenuto ai microfoni di Radio Anch’Io Sport sulle frequenze di Radio Rai.
LA PARTITA A SCOPA – “Quella famosa partita sull’aereo a scopa è stata la ciliegina sulla torta sul Mondiale del 1982, insieme alla parata contro il Brasile che tutti mi ricordano sempre. Una cosa fondamentale. I brasiliani però festeggiavano e non capivo se l’arbitro avesse visto bene, sono stati secondi interminabili“.
IL PIU’ AMATO DAGLI ITALIANI AL MONDIALE ’82 – “Abbiamo iniziato con critiche feroci e terminato con un crescendo incredibile. Abbiamo fatto tanti gol su azione, non so se risuccederà. La spettacolarità del nostro Mondiale sarà difficile da ripetere, abbiamo giocato alla grande e ha tutte le componenti per essere ricordato per sempre“.
IL RICORDO DELLO SCUDETTO DELL’82 – “Il rigore di Brady, che poi ci ha dovuto lasciare per far posto a Platini. Era una grande persona“.
MESSAGGI D’AUGURI – “Devo ancora capirlo, ne ho ricevuti tantissimi e non so quale scegliere. Il traguardo degli 80 è quasi una fregatura (ride ndr). Sono stato subissato di grandi messaggi di affetto“.
FURINO – “Indubbiamente è un dispiacere che non stia bene, era un combattente leale in campo. Magari antipatico per gli avversari ma era speciale sul terreno di gioco“.
DIMISSIONI DOPO EURO 2020 – “No, non mi sono pentito. Quando partono i fulmini non sono quasi mai a ciel sereno, qualche nuvole c’era. Il passato è passato, le cose sono andate così“.
PRESA DI POSIZIONE GUERRA IN UCRAINA – “Sì, poi comunque da lì ad andare oltre ce ne corre. Una presa di posizione però è giusta, sempre nelle regole delle cose“.
ITALIA DI MANCINI AI MONDIALI – “Le possibilità più facili le abbiamo sprecate, contro Svizzera e Irlanda, ma sono fiducioso, dalle difficoltà tiriamo sempre fuori qualcosa di buono“.