I due giocatori della Juventus a Monaco per vedere le Ferrari. Non hanno mai giocato insieme in bianconero, ma Fede guarda già il loro futuro: «Non vedo l’ora»
Che coppia, Dusan Vlahovic e Federico Chiesa. Anche a vederli soltanto in posa, a Montecarlo, nel box Ferrari, fa già un bell’effetto. Quarantasette anni in due, sono loro i volti della nuova generazione bianconera, quelli che devono trascinare la Juve a suon di gol. In attesa che il mercato faccio il suo corso, la coppia d’attacco designata è questa.
Certo, servirà del tempo prima che Max Allegri possa trasformare questo pensiero stupendo in realtà: l’infortunio subito da Chiesa lo scorso 9 gennaio è di quelli seri, per ritrovare il vero Fede servirà tempo e pazienza. La fiducia, poi, non mancherà mai. D’altronde è naturale l’intesa tra Dusan e Federico, fuori dal campo si sta ulteriormente consolidando aspettando il momento che possa tornare a produrre gol e assist. Non resta altro da fare che attendere il giorno giusto per vederli finalmente insieme, anche sul terreno di gioco.
QUI FEDE – Volti freschi, giovani, juventini. Non è sfuggita infatti ai tifosi bianconeri quella polo ufficiale con cui Chiesa si è presentato ai box, tanto per far capire una volta ancora quanto la Juve sia per lui tutto ciò che avesse potuto desiderare. Mentre si appresta a diventare bianconero a tutti gli effetti: è scattato l’obbligo di riscatto, in ogni caso il club bianconero lo avrebbe trattenuto a Torino, alla Fiorentina altri 40 milioni più 10 di bonus dopo i 10 pagati per il prestito biennale. A Firenze aveva già avuto modo di conoscere Vlahovic, in campo è come se ci fosse stata una staffetta: in viola i gol di Dusan sono arrivati a raffica poco dopo la cessione di Federico, alla Juve è iniziata l’era DV7 quando l’infortunio di Chiesa aveva stravolto i piani anche più della cessione di Cristiano Ronaldo. Ora, senza forzare i tempi, si può finalmente programmare la visione della coppia Chiesa-Vlahovic: «Non vedo l’ora di giocare con Dusan, ma siamo arrivati qui per tifare la Ferrari. Se penso alla 10? No, solo alla Ferrari», le parole di Chiesa ai microfoni di Sky.
QUI DUSAN – Senza un problema muscolare da monitorare, forse Vlahovic a Montecarlo non sarebbe andato per rispondere alla convocazione della Serbia, impegnata giovedì in Nations contro la Norvegia. Un po’ di riposo, però, dopo un’annata del genere può fargli comodo. Lui è già stato il colpo con cui la Juve ha avviato la rivoluzione, il problema della spalla ideale forse si risolverà quando Chiesa tornerà. Proprio Dusan già un paio di settimane fa auspicava il suo ritorno («Non vedo l’ora di giocare con lui, di lottare per questa maglia e di vincere insieme», le parole spese al Salone del Libro), ieri ha ribadito il concetto: «Ho già detto tutto su di lui, sarei troppo ripetitivo». E in mattinata proprio Dusan si era iscritto al partito di chi sa che la storia insegna qualcosa solo se compresa, affidando a Instagram un pensiero per commemorare le vittime dell’Heysel: «Il nostro dovere è quello di ricordare. Per rispetto di chi non c’è più, per far sì che queste cose non accadano più».
Lo scrive oggi Il Corriere dello Sport.
