Il centrocampista gallese, rientrato per fine prestito dai Glasgow Rangers, non è nei piani di Massimiliano Allegri
Juve-Ramsey, prove di addio. Per l’ennesima volta. Non c’è più spazio per Aaron in bianconero e non è una novità: succede ormai ad ogni sessione di mercato, da un paio d’anni a questa parte, che alla Continassa si cerchi una soluzione per disfarsi del centrocampista gallese, una delle più grandi delusioni delle recenti campagne acquisti. La finestra estiva di trattative non farà eccezione: l’ex Arsenal non rientra più nei piani di Massimiliano Allegri che pure, all’alba della sua seconda esperienza sulla panchina juventina, aveva provato a recuperarlo alla causa, inventandolo perfino regista davanti alla difesa nelle amichevoli pre-campionato. Niente da fare: il rapporto tra Ramsey e la Signora, iniziato nel 2019 a parametro zero e con grandi aspettative, non è decollato neanche con il nuovo avvento di Max, trascinandosi tra infortuni e incomprensioni, fino a che il centrocampista, lo scorso inverno, è stato di fatto messo fuori squadra. Aaron infatti era costantemente inserito nella lista degli infortunati ma guariva magicamente ad ogni sosta delle Nazionali, ritrovando con il Galles minuti, prestazioni e gol. Sul mercato, poi, ha sempre rifiutato ogni destinazione che gli è stata prospettata, forte, e al tempo stesso prigioniero, del suo ricco contratto da 7 milioni netti a stagione più bonus fino al 2023. Un ingaggio tale da rendere molto difficile trovare pretendenti.
IN PRESTITO – La svolta è arrivata proprio sul gong dell’ultimo mercato invernale, quando Ramsey ha accettato la corte dei Glasgow Rangers: prestito di sei mesi con diritto di riscatto fissato a 6 milioni e stipendio in parte pagato dalla Juve. La parentesi scozzese di Aaron, però, si è mantenuta sulla falsariga dell’avventura in bianconero: qualche squillo, diversi infortuni e l’errore decisivo in finale di Europa League ai calci di rigore che ha regalato la coppa all’Eintracht Francoforte. I Rangers non lo riscatteranno e il gallese si appresta a tornare quindi alla Continassa. Di passaggio, auspica il club bianconero, consapevole però di trovarsi di fronte ai medesimi problemi del passato.
DIALOGO IN CORSO – La Juve intende risparmiare l’ultimo anno di ingaggio (14 milioni lordi) ma non sarà agevole trovare la soluzione. L’unica appare la risoluzione del contratto, considerando complicate le strade della cessione e di nuovo prestito. Il dialogo tra le parti è già cominciato: i dirigenti bianconeri hanno iniziato a discutere con l’entourage di Aaron per arrivare ad un’intesa che porti alla separazione definitiva. Non semplice, in ogni caso, perché non sarebbe comunque a costo zero: per accettare la risoluzione, infatti, Ramsey pretende una buonuscita. C’è da trattare, insomma, e, come nel recente passato, il percorso verso l’addio non si annuncia facile né breve. Il confronto è avviato, sono stati mossi i primi piccoli passi. Prove d’addio, appunto.
Lo scrive oggi Il Corriere dello Sport.
