L’ex centrocampista bianconero è intervenuto in intervista sul sempre ormai più probabile ritorno alla Juventus dell’ex giocatore del Manchester United. «Il suo rendimento a Manchester  solleva qualche dubbio, però Max  è il tecnico ideale per rilanciarlo e se rinuncia anche a offerte più ricche significa che ha voglia di vincere.»

L ’uomo giusto. Questo è Paul Pogba per la Juve. Ne è convinto anche Alessio Tacchinardi, ex bandiera bianconera con le sue 404 presenze collezionate tra il 1994 e il 2005. «Se ripensiamo alle difficoltà del centrocampo bianconero in questa stagione e alla versione migliore di Pogba, un acquisto del genere non può che essere l’ideale», commenta Tacchinardi.

L’ormai ex giocatore del Manchester United è l’uomo giusto, quindi. Ma solo a patto che torni a essere quello visto con la maglia della Juve fino a sei anni fa. Il Tacchinardi-pensiero si allarga e completa in questo modo: «Se mi viene chiesta una riflessione sul Pogba di oggi, qualche dubbio devo ammettere di averlo fino a quando non lo vedremo all’opera».

Di che cosa non è convinto? 
«Del rendimento avuto a Manchester in tutti questi anni. Ci sono stati dei problemi fisici, è vero. Però uno come Pogba dovrebbe giocare anche stringendo i denti, dovrebbe essere insostituibile. Ci sono stati dei problemi con i vari allenatori, anche questo è vero. La sensazione che però ha lasciato per troppo tempo è che quel giocatore meraviglioso visto negli anni in bianconero si sia un po’ perso. Quindi credo che la Juve stia per mettere a segno un grande colpo di mercato, ma solo a patto che Pogba possa tornare quello di una volta. In fondo anche con la Francia ha dimostrato di essere sempre un top assoluto, ha vinto un Mondiale giocando alla grandissima»

E Pogba potrà tornare quello di una volta? 
«Secondo me sì, anche se non sarà semplice visto che i grandi ritorni non sempre funzionano, penso per esempio ai casi di Kakà o Shevchenko. In questo senso Max Allegri è forse l’allenatore ideale. Anche perché lo conosce bene e lo ha già allenato, facendolo rendere al massimo. Un rapporto di reciproca stima in questi casi diventa fondamentale».

Che Pogba si potrà rivedere in bianconero? 
«Solitamente sono un po’ scettico quando vedo dei grandissimi giocatori liberarsi a zero, può capitare di vederli andare solo a caccia di un contratto il più ricco possibile perdendo di vista le reale motivazioni. Questa volta invece mi sembra che Pogba se dovesse tornare alla Juve non lo farebbe solo per soldi, anzi lo farebbe rinunciando a proposte economicamente più vantaggiose. Significa che ha voglia di rilanciarsi e di vincere, questo è fondamentale. E con la giusta testa, si tratta ancora di un giocatore che può essere considerato tranquillamente il più forte o uno dei più forti del nostro campionato».

Quanto cambia la Juve con Pogba? 
«Tanto. Ha classe, personalità, fisicità, fa gol. È un giocatore che cambia volto a una squadra e non solo a centrocampo, è uno di quei calciatori che spostano il livello. Perché ha fisico, personalità, classe, segna. Però, e mi ripeto, sarà un valore aggiunto sempre a patto che sia di nuovo il Pogba che avevamo imparato a conoscere ai tempi della Juve, non quello degli ultimi anni». 

Lo scrive oggi Il Corriere dello Sport.