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Un’occasione per tre: Fagioli, Miretti e Rovella si giocano il futuro

Il progetto bianconeri di ringiovanimento della rosa è già partito e passerà anche da loro. Fagioli rinnova solo se resta alla corte di Allegri, Rovella è il più esperto, mentre Miretti ha ben impressionato la scorsa annata

Una occasione per tre. Fagioli, Miretti, Rovella: la Juve dei giovani spinge per accelerare il futuro.

La rinascita della Signora, scottata dalla prima stagione senza titoli dopo dieci anni, passa anche dai ragazzi, dai talenti che si stanno affacciando alla ribalta e cercano una chance. C’è Pogba in arrivo, un campione già pronto e vincente, in grado di assicurare un surplus di qualità, esperienza e caratura internazionale. E, come lui, altri giocatori con queste caratteristiche sono nel mirino. Ma, al fianco del Polpo, la nuova Juve avrà una componente verde riconoscibile e chiara.

Il percorso di rinnovamento e ringiovanimento della rosa è infatti in pieno corso. Tutto era cominciato, tre anni fa, con l’innesto di De Ligt ed è proseguito, nei vari reparti, con Chiesa, McKennie, Locatelli, Kean, Kaio Jorge e Vlahovic.

Parallelamente, dalla formazione Under 23 sono emersi Miretti, Akè, Soulé e De Winter, che nell’ultima stagione hanno fatto presenza fissa nel gruppo della prima squadra, impiegati da Allegri anche in partite ufficiali oltre che in allenamento. Ma a balzare agli occhi è stato anche il rendimento di alcuni giovani in prestito, come Fagioli, Rovella e Ranocchia.

Ora è il momento di fare un passo in più e per alcuni di loro – uno, più probabilmente due – ci sarà l’opportunità di far parte della Juve 2022-23. Il terzetto degli indiziati si restringe appunto a Fagioli, Miretti e Rovella, i più pronti al grande salto e a trovare stabilità in prima squadra.

Nicolò Fagioli (classe 2001) ha già assaporato il bianconero, catturando l’attenzione di Allegri nella tournée estiva di quattro anni fa negli Stati Uniti. «È un piacere vederlo giocare» fu l’applauso del tecnico, che non ha certo dimenticato le sue qualità e l’ha seguito nell’ultima stagione in cui il centrocampista ha guidato la Cremonese alla promozione in serie A.

Una cavalcata che Nicolò ha vissuto da protagonista (3 gol e 7 assist in 33 presenze) e che potrebbe essere stata il trampolino di lancio definitivo. Fagioli infatti rientrerà alla Continassa e punta a giocarsi un’opportunità in gruppo. Nei prossimi giorni, il suo entourage incontrerà la società per discutere il rinnovo del contratto in scadenza nel 2023. C’è l’orizzonte 2026 come possibile prolungamento, ma il ragazzo intende legarsi alla Juve per restarvi: avrebbe infatti posto come condizione di non essere più ceduto in prestito il prossimo anno.

Il popolo juventino è pronto a scoprire da vicino Fagioli, così come ha fatto nell’ultima parte della scorsa stagione Fabio Miretti, anche lui centrocampista (classe 2003), che ha conquistato davvero tutti, per visione di gioco e personalità, tanto che ora in molti auspicano la sua conferma. Due le ipotesi: un posto un prima squadra o il prestito in serie A per giocare con continuità.

Il più esperto è Nicolò Rovella, classe 2001, che vanta già 43 presenze in serie A con il Genoa, da dove è stato comprato dalla Juve nel gennaio dello scorso anno con un investimento che, bonus compresi, potrebbe toccare i 38 milioni. Rovella è reduce da una seconda parte di stagione costellata da infortuni e poche presenze e quindi le valutazioni sono in corso. La Juve dei giovani spinge, il futuro è in arrivo.

Lo scrive oggi Il Corriere dello Sport.

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