Ma i bianconeri aspettano ancora una risposta da Di Maria. Intanto Kostic per il momento rifiuta il rinnovo con l’Eintracht Francoforte e spera in una chiamata dalla “Vecchia Signora“
Aspettando la fine della telenovela Angel Di Maria, l’attacco bianconero è ancora ridotto ai minimi termini nonostante alla lavagna si stia provando a disegnare una Juve col 4-3-3. C’è Dusan Vlahovic, si attende il recupero del miglior Federico Chiesa, si lavora ancora a una complicata soluzione per terminare il rapporto con Moise Kean.
Anche in termini numerici, quindi, c’è molto da fare. Soprattutto considerando lo stallo con l’Atletico Madrid sul fronte Alvaro Morata: oggi scade il diritto di riscatto fissato a 35 milioni, che la Juve non eserciterà. Anche ufficialmente si metterà un punto, Morata torna a tutti gli effetti un giocatore dell’Atletico: a fuoco lento o lentissimo riprenderà la partita, con la Juve che alle proprie condizioni (distanti da quelle dei Colchoneros) proverà a lavorare per un difficile terzo capitolo di Alvaro.
NERES E KOSTIC – Mentre per il ruolo di vice-Vlahovic restano attuali i ragionamenti sui vari Marko Arnautovic (ieri blindato pubblicamente dal Bologna), Giovanni Simeone (riscattato dal Verona) e Arek Milik, alla Continassa si procede comunque sul tavolo delle alternative allo stesso Di Maria.
Dal Brasile si intensificano le voci che vogliono l’agente Giuliano Bertolucci determinato a sbloccare la situazione attorno al suo assistito David Neres in uscita dallo Shakhtar, è la Juve la sua destinazione ideale a tal punto da mettere in standby anche quel Benfica che per primo si era fatto sotto.
Tutta un’altra storia invece quella legata a Filip Kostic, l’offerta di rinnovo dell’Eintracht è stata messa nel cassetto mentre strizza l’occhio al campionato italiano: decide la Juve se affondare il colpo, il suo profilo non sembra dipendere dalla risposta di Di Maria.
Lo scrive oggi Il Corriere dello Sport.