Il presidente del Napoli non vuole vendere alla Juventus il suo giocatore simbolo ed è disposto a rifiutare tutte le offerte che arriveranno dalla Società bianconera. Per il giocatore cinque anni di contratto a cifre importanti
Sognando la California, sognando Kalidou. Le due notizie sono incastrate, sono il puzzle di mercato che ogni singolo abitante del pianeta azzurro avrebbe voluto ammirare dopo lo choc dell’incontro Ramadani-Madama: il Napoli fa sapere che non venderà Koulibaly alla Juve neanche se dovesse offrire i 40 milioni di euro della sua valutazione. O magari di più, molto di più: questo è un punto fermo, è un muro invalicabile fino a prova contraria. E’ così, va così: se da Torino arriverà un’offerta in un plico bianco e nero sarà rispedita al mittente. Adios. E via con la contromossa orchestrata direttamente da Los Angeles qualche giorno fa, senza neanche attendere il ritorno in Italia in agenda domenica: De Laurentiis ha fatto all-in e a sua volta ha offerto a Kalidou un rinnovo faraonico del contratto in scadenza nel 2023. Tra un anno. I dettagli: prolungamento fino al 2027 alle stesse cifre del rapporto in scadenza nel 2023. Ovvero: 6 milioni di euro che dunque pareggiano il suo ingaggio attuale. Un autentico colpo di teatro che spazza via la maschera triste della crisi – non solo del calcio – e supera i limiti autoimposti dal club. E ora, la palla passa al giocatore. Che sente ancora addosso gli occhi affascinanti di Chelsea, Psg e Barça. Altroché: si o no, tic-toc.
DA OSCAR – E allora, DeLa ha fatto bang e boom. Un ciak da Oscar da LA a dispetto della politica societaria orientata all’abbattimento del monte-ingaggi e in osservanza di una promessa datata 30 maggio: «Faremo di tutto per riportare lo scudetto» . Il K2 è una vetta troppo alta, troppo importante per rischiare di rimanere inermi a valle a leggere e rileggere le regole interne; e poi, si sa, ogni regola contempla un’eccezione e anche Spalletti ha definito Kalidou: «Uno speciale» . E’ il suo Comandante, il suo leader, il suo capitano e mille altre cose: il signor Luciano lo ha blindato pubblicamente prima e dopo la fine del campionato con parole chiarissime e ne ha chiesto la conferma a ogni costo anche al presidente. Che prima ha riflettuto; poi ha offerto una prima volta scontrandosi con un rifiuto; e poi ha ritoccato notevolmente. Moltiplicato. Stupito: Kalidou ha compiuto 31 anni il 20 giugno eppure per lui, il suo carisma e la sua forza straripante l’anagrafe non conta. Come gli eventuali milioni della Juve: non si passa, non si può.
Lo scrive oggi Il Corriere dello Sport.