L’ex storico vice portiere bianconero, riserva negli anni di Peruzzi, Van der Sar e Buffon, parla del portiere ritrovatosi titolare per l’infortunio di Szczesny
Michelangelo Rampulla, storico vice portiere della Juventus e attuale preparatore dei portieri della Salernitana, è stato intervistato da Tuttosport.
Al centro della chiacchierata con il quotidiano torinese anche l’exploit di Mattia Perin partito come riserva di Szczesny, ma visto l’infortunio in cui è occorso il portiere della nazionale polacca diventato titolare per almeno il primo mese di campionato.
QUALITA’ DEL SECONDO PORTIERE – «La prima qualità è farsi trovare pronto se il primo ha delle difficoltà. Nel senso che deve essere concentrato come se dovesse giocare sempre. È accaduto domenica, quando il portiere della Lazio Maximiano è stato espulso dopo pochi minuti e Provedel ha preso il suo posto. Oltre alla preparazione fisica, che di certo non manca perché si allena tutta la settimana, il portiere di riserva deve essere al top anche a livello mentale».
FORZA MENTALE – «Certo che no: giochi poco ma devi essere all’altezza. Per questo serve una grande forza mentale».