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Di Maria torna a Parigi dopo sette anni e 19 trofei con il PSG

Il “Fideo” è il grande ex della sfida di domani sera in Champions League al “Parco dei Principi”. In sette stagioni ha scritto la storia del PSG. Anche per Paredes e Rabiot è sfida da ex

Lo scorso 21 maggio se n’è andato, salutato come un re. Anche se poi ha sempre lasciato trono e scettro a personaggi più ingombranti, Angel Di Maria ha scritto la storia del Paris Saint Germain: in sette stagioni sono stati 92 i gol in 295 presenze complessive, 19 i trofei conquistati pur avendo fallito l’assalto al ventesimo (il più ambito, la Champions). E ora ritorna, da avversario, in quello stadio Parco dei Principi che lo ha salutato come si fa con le leggende dopo il 5-0 rifilato al Metz con la sua rete a completare il tabellino.

Non sarà una partita qualunque per Di Maria, che a Parigi sarebbe anche rimasto volentieri per completare il proprio cammino europeo prima di tornare in Argentina (secondo i suoi piani originari, al termine della stagione appena iniziata). Così El Fideo è chiamato a fare un nuovo pieno di emozioni, da farsi scivolare addosso però al momento del fischio d’inizio, perché spetta a lui il compito di innescare Dusan Vlahovic e trascinare la Juve con classe ed esperienza in uno stadio che conosce come casa sua. Tutto pronto quindi per il suo primo grande ritorno a Parigi. Tutto pronto, salvo nuovi imprevisti pure lui, che al 100% non è ancora e non sarà per un po’.

LA GESTIONE – Va gestito, questo si sapeva da subito. E Max Allegri ci sta provando, nonostante fin dal debutto stagionale col Sassuolo abbia provato a minimizzare il problema all’adduttore che si portava appresso già da una decina di giorni prima di Ferragosto. Prima forzatura, primo infortunio, primo stop (di due partite), primo rientro in anticipo sui tempi. Perché contro lo Spezia è stato lanciato a partita in corso senza allenamenti in gruppo, contro la Fiorentina è stato schierato titolare appena tre giorni dopo salvo poi sostituirlo all’intervallo.

Un po’ forza, un po’ frena: la gestione di Di Maria va avanti così, Allegri non può permettersi di lasciarlo fuori soprattutto in questa fase ma nemmeno sta riuscendo a sfruttarlo come vorrebbe. Forse solo questione di tempo. Intanto domani c’è Psg-Juve e Psg-Juve non può che essere la sua partita speciale: ieri dalla Continassa filtrava serenità, per lui come per tutti gli altri acciaccati, solo oggi si capirà però quanto e come Di Maria avrà smaltito anche le scorie di Firenze.

GLI ALTRI EX – Notte da ex per Di Maria, ma non solo per lui. Anche Adrien Rabiot sarà della partita, fuori a Firenze per un ematoma alla gamba che ora non fa più male: a differenza di Di Maria, il centrocampista è andato via nel 2019 a parametro zero non proprio in un clima di pace dopo mezza stagione fuori rosa, anche se negli ultimi mesi sono andati in scena vari tentativi di riconciliazione con mamma Veronique.

E ci sarà pure Leandro Paredes, che non dovrà scontare nessun turno di squalifica a dispetto di quanto rimbalzato in rete nelle scorse ore: l’argentino può quindi tornare nella sua vecchia casa dopo nemmeno una settimana dal suo arrivo a Torino.

Lo scrive oggi Il Corriere dello Sport.

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