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Leandro Paredes subito al centro della Juventus

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Il regista argentino è stato l’esordiente della Juventus in Champions League ad aver toccato più palloni: ben 102 contro il PSG. Allegri lo ha messo subito al centro del “progetto Juve”

Subito al centro della Juve. Non ha perso tempo, Leandro Paredes, l’ultimo regalo del mercato in ordine di tempo, per conquistarsi una posizione di prim’ordine nel cuore dello scacchiere tattico bianconero. 

È arrivato da una settimana ed è stato immediatamente gettato nella mischia da Massimiliano Allegri, prima contro la Fiorentina e poi contro il Paris Saint  Germain. Un doppio esordio con la nuova maglia, in A e in Champions , da far venire i brividi: non all’argentino, uno che ha personalità da vendere, come dimostrano le scintille da fresco ex con Sergio Ramos. «Non era neanche quotato, lo facevano anche in allenamento… – sorride al proposito Marco Verratti -. Ci avrei scommesso la casa che avrebbero litigato». 

La differenza tra avere e non avere un profilo come quello di Paredes in ogni caso, si è immediatamente notata. La Juve ha trovato quel regista puro che finora le era mancato tremendamente. Dopo gli anni di regno di Pirlo e Pjanic, nelle ultime due stagioni si sono alternati Arthur (pochissimo, a causa di infortuni e incomprensioni), Bentancur e Locatelli

Allegri aveva subito indicato nel regista una delle priorità di mercato e in Paredes l’identikit del prescelto. Per la sua nuova vita post Psg, Leandro aveva in mente solo di raggiungere l’amico Di Maria alla Juve e così ha atteso pazientemente la svolta. Arrivata a ventiquattro ore dal gong, dopo lunghe trattative tra i club e dopo un assalto last minute dell’Arsenal.

Voleva tornare in Italia a tutti i costi, l’argentino, che proprio nel nostro calcio ha iniziato, dopo essere arrivato ventenne al Chievo (per un rapidissimo passaggio) e dopo essere sbocciato tra Roma, Empoli e ancora Roma, trampolino di lancio verso il biennio allo Zenit San Pietroburgo e il triennio parigino.

QUOTA 102 – Allegri si è subito affidato all’argentino e le indicazioni di una svolta si intravvedono. L a personalità con cui gestisce tempi e modi della manovra era cosa prima ignota . Leandro è il riferimento davanti alla difesa, la fonte da cui sgorga il gioco bianconero. Al Parco dei Principi ha toccato ben 102 palloni, record per un esordiente in Champions League con la maglia della Juve.

Le statistiche di SudAnalytics aggiungono che Paredes è stato il primo bianconero per efficacia dei passaggi (95%), 82 completati su 86, ed è stato il primo per passaggi nella metà campo avversaria. 

L’argentino in regìa consente a Locatelli di tornare nel ruolo di mezzala, liberandolo dai compiti di presidio della zona davanti alla difesa. Allegri ha subito avuto parole dolci: « Paredes ha un livello alto, ha qualità; calciatori del genere si vedono da come stoppano la palla, da come pensano mentre giocano». Una nuova era, insomma, è iniziata.

Lo scrive oggi Il Corriere dello Sport.

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