Il jolly brasiliano prende per mano la squadra. Ora si pensa anche al rinnovo del contratto del nazionale verdeoro
Palla al leader. La Juve che deve uscire dalla crisi necessita, oltre che di risultati, anche di personalità forti, di trascinatori che sappiano dare l’esempio con una parola, un comportamento, uno sguardo. Di uomini in grado di farsi ascoltare e guidare la svolta. Riassunto, c’è bisogno di gente come Danilo. Sì, il brasiliano ha fatto passi da gigante nella sua avventura italiana e ora ha raccolto il testimone da Chiellini all’interno dello spogliatoio . D’altra parte con il curriculum che si ritrova e la caratura internazionale che ha maturato in carriera, era facile che andasse così. Basta dare uno sguardo alle referenze: Porto, Real Madrid, Manchester City, club con cui ha vinto di tutto a livello domestico e in Europa, prima di intraprendere l’avventura in Italia.
E’ iniziata la quarta stagione juventina del difensore ed è partita non certo secondo le aspettative. Danilo Luiz da Silva, “mineiro” di Bicas, lo sa eccome e per questo è pronto a prendere per mano la Signora, come compete appunto a chi è una voce ascoltata e rispettata nel gruppo. Non è vera Juve, questa, assolutamente no, e il terzino non ci gira troppo attorno: «Dobbiamo riportarla dove merita». Programma chiaro, espresso dopo la goleada con la Seleçao a Parigi, nell’ultima amichevole pre Mondiale contro la Tunisia. «Le difficoltà ci sono state sicuramente – aggiunge a MolaTv -, ma sappiamo che siamo forti e che possiamo tornare a vincere perchè abbiamo quello che ci serve per farlo. Sappiamo anche che ci sono tanti dubbi in questo momento, ma siamo altrettanto consapevoli di avere la qualità per diventare una squadra da primi posti. Dobbiamo stare zitti e lavorare».
Il Mondiale è dietro l’angolo e Danilo è una colonna della formazione verdeoro che punta al titolo ma adesso «la testa è solo alla Juve».
Lo scrive oggi Il Corriere dello Sport.