Il club bianconero è quello che “paga” il prezzo più alto per i tantissimi infortuni. Lo rivela lo studio del gruppo assicurativo Howden. In Serie A nella stagione 2021/2022 più di 835 K.O. per un totale complessivo di 98 milioni di perdita per i club
Chiesa, Ibrahimovic, Osimhen e i loro fratelli. Campioni accomunati dagli infortuni che li hanno costretti a lunghi stop, nel caso dello juventino ancora in corso. Assenze che rappresentano anche un costo per i club di appartenenza, come rivelato dal Howden’s European Football Injury Index, il report redatto dal gruppo assicurativo inglese Howden che analizza gli infortuni occorsi ai calciatori dei cinque principali campionati europei. Il riassunto è che l’emergenza è diffusa e non riguarda soltanto le squadre italiane, basti pensare che nella stagione 2021-22 nelle cinque maggiori leghe continentali si sono registrati 4.810 infortuni, il 20% in più rispetto ai 3.988 del 2020-21, con 2.091 giocatori interessati e un costo complessivo per le società di 610,7 milioni di euro (+29% rispetto all’annata precedente). L’ammontare è stato calcolato moltiplicando il costo giornaliero di un giocatore per il numero di giorni in cui non è stato disponibile. Numeri che fanno tornare prepotentemente d’attualità il tema dei calendari compressi e dei troppi impegni che devono sostenere i calciatori. «L’interruzione dei campionati dovuta alla pandemia e gli impegni sempre più ravvicinati hanno un impatto notevole» rileva James Burrows, Head of sport di Howden, come testimonia anche la crescita dei problemi tra i calciatori Under 21, sempre più impiegati nel post Covid. Dai 30 infortuni della stagione 2018/19 ai 326 della scorsa. La Premier League vanta il numero maggiore di infortuni, 1.231, e sconta l’impatto economico maggiore di 219,6 milioni. A livello di club, il Psg paga il costo più alto a livello europeo, pari a 40,7 milioni (Sergio Ramos, ad esempio, è stato indisponibile per quasi tutta la stagione), seguito da Real Madrid (40,4) e Barcellona (33,2).
JUVE AL TOP – In Italia, il totale degli infortuni sale dai 781 del 2020-21 agli 835 del 2021-22 (+7%) per un costo complessivo di 97,82 milioni. Al vertice della speciale classifica c’è la Juve che ha dovuto sopportare 88 infortuni, un decimo del totale della Serie A, e anche l’impatto economico superiore: 22,6 milioni, il 23% dell’intera lega. Con Allegri, gli infortuni dei bianconeri sono cresciuti del 44,2% dalla stagione precedente, da 61 a 88 appunto, per un totale di 1.157 giorni di indisponibilità dei giocatori coinvolti, quasi il doppio rispetto ai 651 giorni della stagione precedente. Max ha dovuto rinunciare in media a oltre 3 giocatori a partita (3,17) contro i quasi 2 di Pirlo (1,78) l’anno prima. Al secondo posto in graduatoria c’è il Napoli con 71 infortuni e 984 giorni di indisponibilità complessiva, che sono costati 11,78 milioni. Completa il podio il Milan campione d’Italia con 55 infortuni e 800 giorni di assenza dal campo, che hanno avuto un impatto di 9,76 milioni.
Lo scrive oggi Il Corriere dello Sport.
