Bianconeri dominatori del campo, ma poco concreti. Palle gol rare, poi arriva la prodezza di Fagioli
Un po’ per necessità, un po’ per richiesta, Allegri accontenta tutti e propone dal primo minuto Gatti, Miretti e Soulé, per una Juventus sempre più giovane. A sorprendere tutti è stata prevalentemente la scelta del giovane argentino preferito a Kean come spalla di Milik. Le scelte non premiano però il tecnico, per un primo tempo che si chiude a reti inviolate e con ben quattro ammoniti nella fila bianconere. L’unica occasione degna di nota è la zuccata di Rabiot al minuto 43.
LA RIPRESA. I giovani salvano Max, perché comunque le migliori palle passano dai piedi dei giovani. Nell’intervallo McKennie, non al meglio, rimane negli spogliatoi lasciando spazio a Fagioli, poi dentro anche Kean e Iling, con quest’ultimo che ha ben impressionato nelle ultime due uscite. Proprio l’inglese dà palla a Fagioli che si inventa un preciso destro a giro che si infila alle spalle di Falcone dopo aver colpito il palo. Nel finale, all’89’, destro potente di Hjulmand e palla che sbatte sul palo a Szczesny battuto. Ma per fortuna di Max, il risultato non cambia e la Juventus si può godere i tre punti.