Commissioni non pagate spostate su operazioni fittizie successive: le indagini della procura di Torino sembrano dimostrare una frequente strategia pianificata dai dirigenti
Gazzetta.it approfondisce il tema dei presunti 8 milioni di debiti che la Juventus avrebbe avuto con i procuratori e che sarebbero stati spostati su operazioni successive.
L’INTERCETTAZIONE. “Se c’abbiamo un’operazione che è scarica, che è libera, magari ti ci mettiamo dentro”. Da una parte della cornetta c’è un dirigente della Juventus, solitamente Manna o Cherubini. Dall’altra, un procuratore sportivo: tra gli altri, Lippi, Giuffrida, Pagliari e Galli (non indagati).
IL MECCANISMO. E’ stato ritrovato un documento in cui sono indicati i nomi dei procuratori con i quali la Juventus risulta indebitata, le cifre debitorie e le operazioni che avevano generato il debito. In soldoni il club ometteva i pagamenti dovuti, nascevano i debiti e si trovava una soluzione che giustificasse le transazioni in favore dei procuratori. I dirigenti aspettavano di compiere un’operazione in cui non era previsto l’intervento di un intermediario e coinvolgevano uno degli agenti-creditori che percepivano almeno una parte del credito.
SPINAZZOLA. C’è poi il caso Spinazzola con le intercettazioni fra il procuratore Davide Lippi e i dirigenti bianconeri. “Fabio (Paratici, ndr), tu lo sai che c’ho ancora 450mila euro per aria di due anni fa! Devo sistemare quelli!”. Poi a Cherubini: “Sono due anni che sto aspettando di mettere a posto i soldi vecchi, cioè l’operazione di due anni fa di Spinazzola”. In quell’occasione a Lippi non fu corrisposta la cifra pattuita, perché “credo che Paratici gli abbia detto: non posso metterti qui perché ho già un intermediario”. Cherubini stenta a crederci, perché in effetti l’affare Spinazzola (assistito di Lippi) risulta essere stato gestito da Gabriele Giuffrida. “La cosa che mi ha sconvolto è stato il mandato a Giuffrida e non a voi! Poi Paratici dopo ha parlato con Lippi e hanno fatto l’accordo di 450 fatteli dà dal Tottenham!”.
CHIELLINI. Nell’estate 2021 Lippi puntava a recuperare i soldi dovuti dalla Juventus, che la Juventus gli doveva, inserendosi nella trattativa per il rinnovo di Chiellini. Alla fine 300mila euro vengono “restituiti” nell’ambito dell’operazione Sene-Basilea, altri 50mila derivano dal trasferimento di Rafia allo Standard Liegi.