
I giallorossi di Mourinho battono i bianconeri che colpiscono tre legni. Ma la squadra di Allegri fa poco per vincere
Roma-Juventus finisce 1-0 e si parlerà molto della sfortuna dei bianconeri che hanno colpito tre legni, che la Roma ha calciato solo una volta verso la porta di Szczesny oltre al gol di Mancini e via dicendo. Questi sono sì inequivocabili dati di fatto, ma non devono rappresentare alibi alla squadra di Allegri. Le statistiche dicono di 6 tiri verso lo specchio di Rui Patricio, ma di fatto le parate di Rui Patricio sono due: quella sulla zuccata di Rabiot, aiutato poi dal palo, e quella su Danilo al 98′.
Per il resto si è vista una Juventus che fa possesso, ma fine a se stesso. Un 60-40 che non è stato sfruttato come avrebbe dovuto. Tanto giropalla, soprattutto nel primo tempo, ma sterile, senza creare i presupposti per vincere. Cosa che la Juventus dovrebbe invece fare in ogni partita, forte della tradizione del club, ma anche della rosa a disposizione di Allegri. Il primo vero tiro è quello di Rabiot, al minuto 43′.
E se poi nella ripresa la Roma trova il diagonale giusto con Mancini, la partita si complica ancor di più. Mourinho è un maestro in queste situazioni, lo ha dimostrato più volte da quando è alla Roma e si prende i tre punti. Allegri si gioca il tutto per tutto, mette anche Kean, ma l’attaccante pensa bene di tradirlo con una follia dopo una manciata secondi dal suo ingresso.
