L’estremo difensore della Juventus ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Dazn
Il portiere della Juventus Szczesny si è concesso a Dazn, ai cui microfoni ha rilasciato una lunga intervista toccando diversi argomenti. Ecco le sue principali dichiarazioni.
Szczesny sul ruolo del portiere
“Non volevo assolutamente giocare in porta. Per me il calcio era divertimento. Quando indossai i guanti per la prima volta ero giovane, avevo 3-4 anni, ma non mi piaceva affatto. Giocavo con mio fratello, ma ero scarso. Una punta che non prende un pallone. Così l’allenatore, dopo un po’ di tempo, mi disse che ero alto, figlio di un portiere e di provare. Andò abbastanza bene. Non esistono modi corretti per fare il portiere. Guardo i colleghi avversari per dare dei consigli ai compagni, che possono essere utili agli attaccanti”.
Sull’arrivo alla Juventus
“Avevo già un’esperienza a livello internazionale, ma c’era ancora molto da imparare. Penso di essere arrivato al momento giusto. Ero pronto anche a livello mentale per gestire l’avvicendamento con Buffon. Forse qualche altro collega avrebbe avuto maggiori difficoltà nella gestione del momento”.
Szczesny sul rapporto con i difensori
“E’ molto importante perché prima devi tracciare il profilo psicologico di ogni giocatore. C’è chi ha bisogno di maggiore coraggio e chi devi massacrare per 90 minuti. Cancelo è uno di questi, lo massacravo e mi diceva di smetterla”.