Il quotidiano sportivo torinese torna sul tema inerente le decisioni della Procura Federale ponendo un interrogativo
Mercoledì scorso la Procura FIGC ha notificato alla Juventus per la chiusura delle indagini sulla “manovra stipendi”, inchiesta nella quale per Tuttosport c’è qualcosa che non torna. Così il quotidiano sportivo torinese a proposito dei movimenti federali: “C’è un aspetto, su tutti, che ha colpito avvocati difensori, addetti ai lavori ed esperti di diritto nel momento in cui hanno letto la notifica di chiusura indagini che il procuratore federale Giuseppe Chiné ha inviato, mercoledì scorso, alla Juventus e a otto suoi attuali o ex dirigenti. Vale a dire il fatto che per la Juventus (e per otto suoi attuali o ex dirigenti) sia stata ipotizzata la violazione dell’articolo 4 del Codice di giustizia sportiva (slealtà sportiva) e non già dell’articolo 31. Non è un dettaglio. E lo si intuirà, si spera, anche al netto di specifiche competenze in ambito di diritto”.
L’approfondimento prosegue: “L’articolo 31 del Codice di giustizia sportiva è infatti inerente gli illeciti amministrativi, vale a dire «i comportamenti diretti a eludere la normativa federale in materia gestionale ed economica». E dunque, ci si chiede: perché il procuratore non fa riferimento a questo articolo a tema così specifico? Questo articolo – per inciso – che comunque prevede come pena la sanzione di ammenda con diffida (comma 1) oppure, comma 3, di «ammenda da uno a tre volte l’ammontare illecitamente pattuito o corrisposto, cui può aggiungersi la penalizzazione di uno o più punti in classifica». E perché, invece, ipotizza la violazione dell’articolo 4, più generico?”.