L’ex calciatore della Juventus Domenico Marocchino ne ha parlato ai microfoni di Radio BiancoNera
SOCIETA’. “Io cercherei di analizzare la situazione a freddo e vedrei in che situazione economica si trova la società. Nel calcio, ci sono le vacche grasse e le vacche magre. Noi siamo la Juventus? Non c’entra niente. Bisogna ottimizzare quello che si ha a disposizione senza sbagliare. Bisogna cercare di dare il massimo, seguendo una programmazione corretta. Cosa chiederei in più? Dopo l’analisi predetta, bisogna valutare la rosa a disposizione e studiare degli obiettivi, che devono essere mirati e funzionale. È inutile prendere giocatori alla Di María. Bisogna essere bravi a trovare giocatori, che possono essere valorizzati. La prima grana da risolvere è non mentire, non creare falsi obiettivi. Bisogna cercare di essere rispettosi verso il tifoso, descrivendo la realtà così com’è. Nel calcio è difficile da fare un’operazione del genere: è più facile fare i proclami. La società deve cercare di lavorare bene attraverso delle visioni giuste”.
SCAMBIO COL SASSUOLO. “Frattesi è uno che corre e, per certi versi, può essere il sostituto di Rabiot. Bisogna vedere che tipo di cambio può essere per la Juventus. Io, su questi giocatori, andrei cauto. Non vorrei fare che facessero la fine di Coman. Chi sacrificherei tra i due? Uno gioca con il dribbling da fermo, l’altro si impone con velocità e profondità. Io, tra i due cercherei di trattenere Iling-Junior, ma starei attento a disfarmi di Soulé”.
CONFERENCE. “Io giocherei la Conference League, a prescindere dagli infortuni che possono capitare. Se ti confronti con gli altri a un livello non superiore, perchè non provare a giocare la competizione, vincendola? Più esperienza si fa e meglio è. Rinunciare alla Conference League per concentrarsi su allenmamenti più tosti? Le gare sono gli allenamenti più tosti che uno fa”.