Sei anni fa la Juve ingaggiava Douglas Costa: in bianconero ha alternato colpi di classe assoluta a prestazioni decisamente anonime
Il 12 luglio 2017 la Juventus ha ufficializzato l’acquisto di Douglas Costa dal Bayern Monaco. L’esterno brasiliano è approdato in Italia sulla base di un’operazione strutturata con un prestito oneroso da 6 milioni più un diritto di riscatto fissato a 40.
Dopo un’iniziale fase di ambientamento, il brasiliano è diventato uno dei pilastri della stagione 2017/18, chiusa con la vittoria di Scudetto e Coppa Italia (con goal in finale al Milan) e impreziosita da 6 reti e ben 13 assist.
Già a partire dalla stagione successiva, però, il rendimento del classe 1990 è calato e il suo secondo anno – falcidiato dagli infortuni – si è chiuso con il misero bottino di 1 goal e 1 assist. In bacheca sono comunque finiti una Supercoppa italiana e il suo secondo Scudetto italiano.
La situazione è leggermente migliorata con Maurizio Sarri: Douglas Costa ha regalato sprazzi di altissima qualità, vedasi gli eurogol contro la Lokomotiv Mosca e il Genoa, e a fine stagione ha festeggiato il suo terzo Scudetto di fila.
Tornato al Bayern nel settembre del 2020, per una fugace esperienza-bis in Baviera, ha poi vestito le maglie del Gremio in Brasile e quella dei Los Angeles Galaxy in America, ovvero la sua attuale squadra.