Il 5 ottobre del 2014, il calcio italiana si fermava per la supersfida di campionato tra Juventus e Roma, arrivate al confronto diretto appaiate in vetta alla classifica con sei vittorie a testa su altrettante partite. Allo Juventus Stadium, dunque, si assegna il primo posto in classifica e le emozioni non mancano.
La punizione di Pirlo viene deviata da Maicon (in barriera) con il braccio e per Rocchi è calcio di rigore: dal dischetto Tevez fa 1-0. La Roma, però, trova anch’essa il gol su calcio di rigore con Totti che viene affossato in area da Lichtsteiner prima di spiazzare Buffon.
I giallorossi, sempre nel primo tempo, trovano addirittura il vantaggio grazie al perfetto inserimento di Iturbe, ma a pochi secondi dall’intervallo Rocchi assegna un altro rigore alla Juve: Pjanic sgambetta Pogba a cavallo della linea dell’area di rigore e per l’arbitro è di nuovo penalty nonostante le proteste furibonde dei romanisti: dal dischetto si presenta ancora Tevez che firma il 2-2.
Nel secondo la tensione si taglia letteralmente a fette: Morata, dopo aver colpito una clamorosa traversa, viene espulso dopo un accenno di rissa con Manolas. Poi nel finale la Juve trova il clamoroso 3-2 grazie alla volée di Bonucci, ma anche in questo caso la Roma protesta per la posizione di Vidal che, oltre alla linea difensiva, sembrerebbe ostacolare la visuale a Skorupski.
Tra le immagini emblematiche di quella serata è impossibile non citare il gesto del ‘violino’ di Rudi Garcia, in segno di protesta contro le decisioni arbitrali.