Paolo Montero ha aperto il cuore e ha parlato della sua esperienza alla Juventus. Prima da giocatore, oggi da tecnico dell’Under 19 bianconero, ecco cosa ha detto sulle colonne de La Stampa:
“Il primo giorno mi colpirono due cose: la straordinaria organizzazione e il senso di appartenenza. La società era vicinissima alla squadra. Mi aveva voluto Lippi, mio allenatore nella prima stagione all’Atalanta, ma oltre a lui, a seguirci, c’erano sempre proprietà e dirigenza: l’Avvocato Agnelli e il dotto Umberto venivano spesso al Comunale. Giraudo, Moggi e Bettega erano al campo tutti i giorni. Sentivamo il loro sostegno e c’era una straordinaria unità”.