Xavier Jacobelli ha commentato la decisione della Juventus di rinunciare all’ultimo ricorso su Calciopoli. Una mossa che di fatto chiude a tripla mandata una vicenda giudiziaria che ha tenuto banco per oltre 17 anni. Jacobelli, in tal senso, vi vede un’evidente rottura da parte di John Elkann con la linea portata avanti dal cugino Andrea Agnelli, nonché ex presidente del club bianconero:
“La terza picconata della nuova Juve voluta da John Elkann alla vecchia Juve di Andrea Agnelli, la cui gestione era stata azzerata il 28 novembre 2022 con il Consiglio di amministrazione da lui presieduto. Diciassette anni dopo il suo inizio, ecco che cosa significa la fine ufficiale di Calciopoli, sancita dal ritiro del ricorso al Consiglio di Stato, contro la Figc e contro l’Inter, reclamante l’annullamento dello scudetto 2006 assegnato ai nerazzurri e il risarcimento di 443 milioni 725 mila 200 euro, quantificati alla luce delle perdite accumulate dal club torinese a causa delle sentenze su Calciopoli emesse dalla giustizia sportiva. La prima picconata era stata sancita il 30 maggio scorso dal patteggiamento con la Figc per il caso plusvalenze, con i 10 punti di penalizzazione, la multa di 718.240 euro e la rinuncia a ricorrere al Collegio di Garanzia”, ha dichiarato al Corriere dello Sport.