VERONA. “Di insidie nel match di domani ce ne sono molte, il Verona è una squadra con grande forza fisica, ha dei buoni giocatori. Noi per dare valore alla vittoria di Milano dobbiamo fare risultato”.
OBIETTIVI. “Nessuno vuole cacciare indietro la parola Scudetto. Il calcio vive di momenti, ma bisogna essere realisti. Stiamo lavorando bene, bisogna migliorare e lavorare quotidianamente per farlo. Questa squadra ha futuro, bisogna consolidarlo facendo crescere la squadra a livello tecnico e mentale, in modo da costruire una squadra solida. Bisogna essere molto bravi a fare questo, con l’obiettivo chiaro di entrare nelle prime quattro posizioni per giocare la Champions l’anno prossimo. Poi le valutazioni le faremo a fine stagione”.
FORMAZIONE. “Stiamo tutti bene. Chiesa è rientrato dopo tre settimane di non allenamento, ma ha fatto una buona settimana. Vlahovic era più avanti di Chiesa, ma tutta la squadra sta bene. A parte i singoli, domani è una partita insidiosa”.
EUFORIA. “Ero sereno anche prima di Sassuolo. Domani è una partita diversa perché giocheremo in casa, ci sarà l’aiuto del pubblico. Dobbiamo giocare le partite mettendoci al pari degli altri, indipendentemente dall’avversario. Domani, mettendoci al pari loro, potremo avere dei vantaggi per qualità tecniche. Non dovremo pensare alla testa della classifica, ma solo che sono importanti i tre punti, per mantenere una buona media e allontanare le inseguitrici. Ma dobbiamo giocare con ordine, compattezza. Non sarà semplice domani, come non sono semplici tutte le partite”.
SAN SIRO. “Abbiamo rivisto i video degli ultimi minuti, ho parlato con i ragazzi. È questione di crescita della squadra, infatti in questo momento è fondamentale l’equilibrio e il lavoro quotidiano. Con la vittoria di Milano abbiamo passato un settimana di euforia esterna generale, ma se presa nel modo sbagliato, può fare male”.
MENTALITA’. “Il fatto di avere giocatori giovani, miscelandoli con quelli esperti, ti dà entusiasmo e spensieratezza. Ma ci sono momenti in cui ci sono partite importanti, e domani a livello di motivazioni è più difficile da preparare. Vinci a Milano, ma la partita si prepara da sola, domani invece giochiamo contro una squadra che si deve salvare, non dobbiamo cadere nella presunzione che sia tutto facile. Domani è un altro step che questa squadra deve fare. Da qui a fine anno deve regnare l’equilibrio, perché ci saranno le difficoltà, ma dovremo lavorare per migliorarle ogni giorno”.
FAVORITI. “Quando sei alla Juventus, la Juventus viene vista come favorita. Noi sappiamo i nostri limiti e vanno visti come punti di forza. È un gruppo che ha voglia di fare, ogni singolo obiettivo viene visto come obiettivo di squadra. Per arrivare in fondo e arrivare tra le prime quattro, dobbiamo giocare così. A Milano abbiamo concesso poco, abbiamo giocato in modo ordinato, potevamo fare più gol, ma è una partita che finisce a Milano. Domani è una partita diversa, dobbiamo avere il dovere di vincere, ma giocando con umiltà”.