Sulle colonne di Tuttosport è intervenuto Antonio Marchio, un’istituzione nel settore giovanile della Juventus che ha potuto vedere da vicino la crescita di Fabio Miretti. Ecco cosa ha raccontato sul classe 2003:
“Da piccolo lo avevo soprannominato Nedved proprio per il fatto che correva come un matto e dava ogni volta il 110%. Nei tornei all’estero era un trascinatore, oltre che un esempio. Grazie alla famiglia che lo ha educato in maniera impeccabile non gli ho mai visto fare un gesto fuori posto: in campo, nello spogliatoio, sul pullman piuttosto che in mensa”