PARTITA. “L’Inter nel suo dna ha più qualità a impostare la gara e controllare possesso e gioco, ma la Juventus allo Stadium ha una marcia in più e me l’aspetto più aggressiva del solito. Due squadre molto solide dietro, ma se si aspettano tutte e due è uno 0-0 già annunciato…”.
CLASSIFICA. “Io credo che l’Inter domenica sera abbia un primo match point stagionale, perché vincere allo Stadium, considerando al momento le difficoltà di Milan e Napoli, sarebbe un segnale forte per il campionato. Non decisivo, ma forte, molto forte. Per la Juventus invece vedo assolutamente prioritario non perdere questa gara e rimanere lì, attaccata alla locomotiva… e con una gara a settimana restare in scia…”.
SQUADRE DIVERSE. “Sono squadre impostate diversamente e con anche profili diversi in organico. L’Inter ha disputato la finale di Champions e ha trovato in Thuram un elemento di eccellente contributo. La Juventus viene da un’annata difficilissima e Allegri è stato abile nel fare di necessità virtù. La sua Juventus è tornata lassù con molti meno mezzi rispetto al passato”.
REPARTO DECISIVO. “Senza dubbio il centrocampo viste anche le assenze bianconere. Se l’Inter riuscirà ad imporre tempi e ritmi e comincerà a rifornire con continuità i due lì davanti, per la Juventus diventa tutto molto difficile. Per quanto riguarda i bianconeri, invece, attenzione agli spazi in ripartenza e alle palle inattive”.
TATTICA. “Chiesa è in grande forma, ma da attaccante centrale è secondo me meno devastante che da esterno offensivo e in più ritengo che Acerbi abbia raggiunto un livello di maturità tattica elevatissima: difficile vederlo in difficoltà nelle letture e infine ricordiamoci che chi gioca dalla sua parte dovrà preoccuparsi anche della sua qualità nell’impostare il gioco. Se partisse nel centro sinistra insieme a Calhanoglu sarebbe il secondo playmaker nerazzurro”.
CHIESA E ATTACCO BIANCONERO. “Chiesa è on fire ed è per me il talento più determinante e internazionale che abbiamo nella nazionale di Spalletti. Con la Juve ha un ruolo diverso , ma quando sta così bene mentalmente, va temuto in qualsiasi parte del campo. Secondo me Vlahovic è il compagno con cui Chiesa si trova meglio a livello di intesa personale, ma Penso che Kean sia in questo momento il più adatto al gioco di Allegri. Leggermente meno favorito Milik, sempre prezioso anche a partita in corso”.