La Juventus stacca il pass per la finale di Coppa Italia ma la prestazione contro la Lazio non avrebbe convinto molti addetti ai lavori. Fra questi c’è Andrea Di Caro che ha criticato la squadra di Massimiliano Allegri nel suo editoriale sulla Gazzetta dello Sport. Ecco cos’ha detto.
“In Italia siamo abituati a celebrale il risultato al di là della prestazione: la sconfitta per 2-1 permette lo stesso alla Juve di andare in finale contro l’Atalanta o Fiorentina. Però è indubbio che l’involuzione e la crisi del gioco dei bianconeri resti. La storia di Allegri merita rispetto ma non esclude l’analisi. Quest’anno può chiudere con la qualificazione in Champions e la vittoria dell’unica coppa disputata: gli obiettivi iniziali del club sarebbero rispettati”.
Poi continua:
“Ma non può essere la finale di Coppa Italia (comunque vada) a stabilire se il tecnico meriti di concludere il suo contratto e se la società debba affidarsi a un altro allenatore per aprire un nuovo ciclo. Questa Juve non si capisce bene cosa sia: senza gioco e spesso senza anima, non è da correggere ma da rivedere profondamente. Se Allegri dovesse andare via non lascerebbe al suo sostituto un solco tracciato. Se, ma pare improbabile, Max invece dovesse rimanere con un solo anno di contratto ci sarebbe tanto da rivedere”.