Ecco la scheda dell’ultimo rinforzo per la mediana della Juventus

Denis Zakaria è, dopo Dusan Vlahovic, il secondo rinforzo di gennaio per la Juventus.

Arriva dal Borussia Moenchglabdach con sei mesi d’anticipo rispetto alla naturale scadenza del contratto.

Cifre più che accessibili per il suo trasferimento: 5 milioni la parte fissa + 3 di bonus.

Al calciatore 4 anni e mezzo di contratto con un salario di 3 milioni a stagione a salire.

Ma cosa porterà in più alla mediana di Allegri l’arrivo di Zakaria?

Denis Zakaria: la scheda del nuovo bianconero

Uno dei termini più inflazionati è il “Box to Box“, espressione gergale che tradotta fedelmente significa “da scatola a scatola” e che viene utilizzata per descrivere alcune particolari tipologie di centrocampisti.

Si tratta di quei mediani, o di quelle mezzali, che durante una partita, per più e più volte, riescono a recuperare la palla nei pressi della propria area di rigore (box) e successivamente riescono a far ripartire l’azione, portando la sfera fino all’area avversaria o nei pressi di essa (to box) per concludere lui stesso a rete o effettuare un assist per i compagni.

Il B2B è quindi una sorta di centrocampista completo e a tutto tondo abile in entrambe le fasi di gioco: sa lavorare sodo per sé e per i compagni e riesce anche a dare qualità alla squadra.

Per questo, vista la sua grandissima utilità tattica, è una tipologia di calciatore molto ricercata, ma difficilmente rintracciabile e chi ce l’ha se lo tiene ben stretto.

Ecco Denis Zakaria corrisponde più o meno fedelmente a questa descrizione.

Il classe ’96 sa disimpegnarsi sia in un centrocampo a due che in una mediana a tre, sia come perno a protezione della difesa sia come mezzala moderna.

Al grande impatto fisico abbina poi una buona qualità nei piedi e anche una discreta visione di gioco.

Il suo impatto atletico “box-to-box” in un calcio fatto di transizioni continue è una merce molto ricercata dagli allenatori.

Zakaria è infatti abilissimo nel recupero del pallone attraverso la sua potenza fisica ricorrendo anche a tackle chirurgici per poi impostare l’azione in fase di transizione positiva.

E’ capace di verticalizzare il gioco servendo i compagni con assist puntuali e sa rendersi pericoloso in zona gol con i giusti tempi di inserimento.

Nel descrivere le sue qualità fisiche non bisogna dimenticarsi che il prossimo bianconero sa rendersi estremamente pericoloso quando parte in progressione palla al piede per via del suo cambio di passo.

Inoltre non disdegna il tiro dalla distanza quando gli si presenta l’occasione giusta.

Lo svizzero occupava un ruolo chiave nella squadra di mister Adi Hütter, anche perché grazie al suo grande dinamismo e le sue capacità di contrasto, oltre che a centrocampo, era utilizzato anche nella difesa a tre dei tedeschi.

La carriera

Nato nel 1996 a Ginevra da genitori africani, lui congolese lei sudanese, Zakaria lascia ora il Borussia Moencheglabdach dopo 146 presenze impreziosite da 11 gol e 8 assist all’attivo in cinque stagioni.

Il mediano è attualmente un perno della nazionale elvetica con cui conta 40 presenze e 3 gol.

Era arrivato in Bundesliga dallo Young Boys (67, 2 gol e 4 assist) che lo aveva prelevato dal Servette il quale lo aveva cresciuto nel proprio settore giovanile e poi svezzato una stagione in Prima Squadra (6 presenze e 2 gol).

Allo Young Boys, giovanissimo, nella sua prima stagione nella massima serie elvetica era stato anche votato miglior giovane “rookie” al termine del campionato.

Ora per lui si aprono le porte della Serie A e della Juventus che spera di decollare ulteriormente con questo giocatore dal fisico possente che a Torino può compiere il definitivo salto di qualità.