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ESC. TJ – Zigoni: “Orgoglioso di aver giocato alla Juve, ma è stato il mio purgatorio”

Il doppio ex della sfida di domenica si è raccontato in esclusiva ai nostri microfoni

È un amore mai veramente sbocciato quello tra Gianfranco Zigoni e la Juventus, e il vulcanico Killer di Oderzo (in bianconero per buona parte degli anni Sessanta) non lo nasconde: l’indole ribelle di Zigogol e l’organizzazione quasi militaresca interna alla Vecchia Signora erano infatti tra loro troppo distanti per generare l’idillio.

A raccontarcelo è lo stesso ex attaccante, intervenuto ai nostri microfoni in vista del match contro il Verona, gara di cui lui è doppio ex.

Di seguito, dunque, le sue principali dichiarazioni.

Stai seguendo la Juventus? Come valuti il percorso dei bianconeri?
«Sarò sincero, non sto seguendo molto la Juventus, ma in generale è una squadra che non si discute. Parliamo di una società che ha vinto tantissimi campionati e coppe e che ha vinto nove scudetti consecutivi. Una flessione è fisiologica, prima o dopo doveva accadere, anche se forse è stata un po’ “brusca”. L’Inter invece mi ha stupito, non pensavo ripetesse il campionato dello scorso anno. Hanno fatto un affare con Dzeko, un giocatore che avrei visto bene alla Juve. A me piace molto anche Morata, è un ragazzo che non gioca molto ma che i suoi gol li fa».

Il mercato ha portato un bomber come Vlahovic: cosa ti aspetti da lui?
«Se un giocatore viene valutato settanta milioni deve essere forte, ma io dico sempre che i morti si contano alla fine: per valutarlo, vediamo come terminerà la stagione. In Italia è sempre così, appena un attaccante fa qualche gol la sua valutazione schizza alle stelle. Sicuramente non è un brocco, inoltre è mancino, e la storia ci insegna che i mancini hanno un qualcosa in più…».

Facciamo un tuffo nel passato. La Juventus e Zigoni: una storia d’amore complicata o è un falso mito?
«È vero. Ero un ragazzo libero, nato in mezzo alla natura e agli animali, e a Torino non ero maturo e mi sentivo prigioniero. Certo, ero orgoglioso di giocare in una società così importante, ma alla Juve dovevi essere un militare, c’erano allenamenti duri, tanti ritiri e venivamo pesati ogni mattina. Diciamo che è stato il mio purgatorio. Il paradiso per me è stato il Verona»

Juventus-Verona è proprio la partita di domenica: cosa ti aspetti da questa sfida?
«Credo che la Juventus dovrà dare il massimo per vincere, sarà una sfida dura per entrambe. I bianconeri non devono credere di avere la vittoria in tasca perché hanno preso Vlahovic, senz’altro un giocatore temibile, e Zakaria, nome che invece non avevo mai sentito prima. Io, comunque, spero che vinca l’Hellas…».

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